Un gruppo di associazioni, guidate dall’organizzazione ElettrosmogVolturino, ha scritto al Sindaco di Volturino, alla Giunta e al Consiglio Comunale, esprimendo profonda preoccupazione per il recente innalzamento del limite di esposizione ai campi elettromagnetici, sancito dall’articolo 10 della Legge n. 214/2023. Questo provvedimento porta il valore di attenzione da 6 V/m a 15 V/m, un cambiamento che potrebbe peggiorare il quadro sanitario della popolazione già esposta a un alto livello di inquinamento elettromagnetico.
Secondo le associazioni, esistono prove scientifiche che dimostrano i rischi sanitari legati all’esposizione ai campi elettromagnetici, tra cui studi dell’Istituto Ramazzini e del National Toxicology Program che hanno evidenziato un aumento del rischio di tumori cerebrali e cardiaci. Le preoccupazioni sono condivise da esperti internazionali come Fiorella Belpoggi, ricercatrice di fama mondiale, che ha contribuito allo studio “Health impact of 5G” per il Parlamento Europeo.
Le associazioni propongono diverse azioni per affrontare la situazione, tra cui una revisione dei parametri di esposizione, l’organizzazione di una commissione pubblica con esperti scientifici e l’avvio di una campagna informativa sui rischi dell’elettrosmog. Inoltre, richiedono una moratoria di cinque anni sull’applicazione delle nuove norme e l’avvio di indagini epidemiologiche sul territorio per valutare gli effetti delle radiazioni sulla salute dei cittadini, con particolare attenzione ai soggetti più fragili.
Le conseguenze economiche dell’elettrosmog vengono anch’esse evidenziate: la svalutazione degli immobili vicini alle antenne rappresenta un danno significativo per i cittadini. La lettera cita anche una recente sentenza del Tribunale di Venezia, che sottolinea come le compagnie telefoniche agiscano in un contesto di mercato privatistico, senza alcuna regolamentazione sui prezzi per i consumatori.
Infine, le associazioni invitano il Comune a promuovere regolamenti locali che garantiscano il corretto insediamento degli impianti e proteggano aree sensibili come scuole e ospedali. Questo, secondo i firmatari, è un passaggio indispensabile per tutelare la salute pubblica e prevenire i rischi legati all’esposizione ai campi elettromagnetici.