I bilanci dell’Ospedale di Padre Pio, noto come Casa Sollievo della Sofferenza, restano un mistero, nonostante il ruolo cruciale dell’istituto nel sistema sanitario italiano. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i debiti complessivi della Fondazione ammontano a circa 250 milioni di euro, un dato mai ufficialmente confermato. L’ospedale, fondato a San Giovanni Rotondo nel 1956, è integrato nel Sistema Sanitario Nazionale e riceve quasi il 90% dei ricavi dalla Regione Puglia, ma da due anni i conti sono avvolti nell’oscurità.
Debiti, tensioni e piani strategici
Tra il Vaticano e l’ospedale si è giocata una partita complessa. La Segreteria di Stato e l’Apsa, che controllano rispettivamente la gestione e le mura della struttura, hanno trovato un accordo per prolungare a 30 anni l’usufrutto gratuito sugli immobili, condizionato alla regolarizzazione dei debiti. Un piano di rilancio per il 2024-2028 promette un ritorno a margini positivi già quest’anno, con un ebitda stimato in 23 milioni entro il 2028.
Il mistero dei bilanci e il ruolo dei sindacati
La mancanza di trasparenza è una questione centrale. I bilanci, spesso secretati, sono stati oggetto di critiche da parte dei sindacati, che lamentano di non aver mai ricevuto una documentazione completa. Luigi Giorgione, segretario generale della Uil Fpl di Foggia, ha dichiarato: “Mai visto un bilancio, tutto si basa su fiducia e dichiarazioni della dirigenza”.
Le prospettive future
Nonostante le difficoltà, il piano prevede una crescita dei ricavi sanitari fino a 290 milioni di euro nel 2028, senza ricorrere a licenziamenti. Rimangono però dubbi sull’efficacia del piano strategico, soprattutto in assenza di bilanci chiari e verificabili. Il Corriere evidenzia che l’assenza di trasparenza non sarebbe tollerata nel sistema italiano, dove la pubblicazione dei bilanci è obbligatoria.
Il futuro della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza rimane incerto, tra l’urgenza di rassicurare dipendenti e fornitori e la necessità di dimostrare che l’Ospedale di Padre Pio può continuare a rappresentare un pilastro della sanità italiana. Una conferenza stampa imminente potrebbe finalmente fare chiarezza su questi temi.