Negli anni Novanta ci provarono, senza risultati, i compianti Filippo Fiorentino, Matteo Fusilli e Carlo Nobile. Oggi, a distanza di anni, a proporre una sorta di Città Gargano è il sindaco di Rodi, Carmine d’Anelli che ha convocato per lunedì prossimo 13 gennaio nella sua residenza municipale i sindaci del Promontorio per iniziare a pensare alla Città metropolitana del Gargano. “Sono maturati i tempi per metterci insieme e firmare un patto strategico verso una nuova visione di Gargano. Nulla contro altri territori, nessuna contrapposizione. Vogliamo semplicemente costituire un consorzio per interfacciarsi con i vari enti ed affrontare le varie problematiche spesso in preda alla burocrazia”. Le priorità? “Turismo, ambiente, trasporti, sanità, ma soprattutto il turismo che nei nostri paesi rappresenta la leva dell’economia”.
Da Rodi a Peschici, Ischitella, Carpino, Cagnano, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, Rignano, San Giovanni Rotondo, Vico, Mattinata. Ci sono tutti o quasi. Non fanno parte di questa prima scrematura città importanti come Manfredonia e Vieste. Come mai? “Manfredonia – aggiunge d’Anelli – non l’abbiamo invitata in quanto la città fa già parte della ZES, ovviamente se il sindaco ritiene opportuno farne parte le porte sono aperte. Vieste? Con quella città abbiamo difficoltà a dialogare, devo essere sincero. Mi auguro che questa situazione cambi al più presto. Non voglio incolpare nessuno, mi assumo io la responsabilità di non aver invitato Vieste. Sono pronto a fare un passo indietro, ma spero che qualcun altro faccia un bagno di umiltà”.