Il Policlinico di Bari si è distinto nel 2024 come il primo centro italiano per numero di trapianti di cuore, con 73 interventi effettuati, un risultato straordinario che colloca la Puglia ai vertici nazionali. Nonostante la popolazione regionale sia inferiore a quella di altre regioni come la Lombardia, che conta su più centri per raggiungere lo stesso risultato, il Policlinico di Bari ha dimostrato di essere una struttura di eccellenza grazie a un sistema sanitario integrato e altamente efficiente.
Nel corso di una conferenza stampa, sono stati presentati i dati che testimoniano il successo dell’attività trapiantologica pugliese: 222 trapianti d’organo effettuati nel 2024, in crescita rispetto ai 204 del 2023. Questo progresso è stato reso possibile grazie al lavoro sinergico tra i professionisti sanitari, il sostegno delle istituzioni e la generosità delle famiglie donatrici.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha elogiato i risultati: “In Puglia, cose straordinarie sono diventate ordinarie. La nostra rete trapiantologica è un esempio virtuoso di collaborazione tra il Policlinico, l’Università di Bari e la Regione. Il numero uno in Italia non si diventa per caso, ma grazie a un sistema che funziona e al contributo dei cittadini che scelgono di donare”.
I trapianti di cuore, realizzati dall’équipe del professor Gino Gerardo Bottio, rappresentano uno dei fiori all’occhiello della struttura. Il 75% dei cuori trapiantati è stato prelevato fuori dalla Puglia, includendo anche donatori internazionali da paesi come Svizzera, Malta, Inghilterra, Francia e Grecia. Parallelamente, i trapianti di rene e i trapianti di fegato, rispettivamente guidati dal prof. Pasquale Ditonno e dal prof. Francesco Tandoi, hanno contribuito a rafforzare l’impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti.
Il direttore generale del Policlinico, Antonio Sanguedolce, ha sottolineato che la struttura offre tempi di attesa tra i più brevi a livello nazionale: 7 mesi per il cuore (media italiana 41 mesi) e 4 mesi per il fegato (media italiana 20 mesi). Per il 2025, sono stati stanziati ulteriori fondi per il potenziamento dell’organico, con 31 nuovi medici, 76 infermieri e 31 operatori sociosanitari che andranno a rafforzare l’équipe trapiantologica.
Un altro obiettivo per il nuovo anno è l’attivazione dei trapianti multiorgano e del programma di trapianto di polmone e pancreas, un passo che aumenterà ulteriormente la complessità e l’eccellenza chirurgica del Policlinico di Bari.
Il coordinatore del Centro Regionale Trapianti, Loreto Gesualdo, ha lanciato un appello alla cultura del dono: “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, ma è fondamentale continuare a sensibilizzare. Donare è un atto di grande altruismo che può salvare molte vite. È semplice: basta dare il consenso quando si rinnova la carta d’identità”.
Grazie alla sinergia tra istituzioni, cittadini e operatori sanitari, la Puglia si conferma un modello nazionale nella rete trapiantologica, offrendo nuove opportunità di vita e consolidando il proprio ruolo come polo di riferimento per il Sud Italia.