Manfredonia è di fatto il vero capoluogo del Gargano. Città commerciale, con oltre 50mila abitanti, è il punto di riferimento di tutto il promontorio. Facilmente raggiungibile sia da sud che da nord, la città di Re Manfredi ha finalmente capito che è importante puntare sul turismo, da quello culturale e archeologico a quello naturalistico oltre che balneare. Manfredonia è senza dubbio uno dei centri più importanti della provincia. “Basti pensare al suo porto commerciale e al molo alti fondali – spiega il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti -. E poi il porto peschereccio con una delle flotte più numerose dell’Adriatico, il moderno porto turistico Marina del Gargano. Sono contento che Manfredonia stia ritrovando la sua naturale vocazione turistica”.
Il sindaco è Domenico La Marca, anch’egli pronto a scommettere sul turismo. “È una città accogliente dove la qualità della vita è ottima grazie anche al mare che ci permette di guardare oltre. Città dal ricco patrimonio storico-culturale”. A dare manforte agli amministratori da alcuni anni opera la Pro Loco, in prima linea per organizzare gli eventi più importanti come il carnevale. “Manfredonia – racconta la presidente Simona Santovito – deve ripartire da un turismo esperenziale. Dobbiamo pensare al mare non solo per il turismo balneare, ma per attrarre più turisti possibile grazie alle tante attività che si possono organizzare”.
Chi ci crede da tempo a questo settore è la famiglia Gelsomino che oltre ad aver realizzato uno dei più importanti alberghi di Puglia, gestisce anche la Marina del Gargano, un moderno porto turistico che ospita oltre 700 imbarcazioni. “Manfredonia – spiega Damiano Gelsomino – è una città vocata al turismo, deve crederci ancora di più perché qui si può fare turismo tutto l’anno. Che ben vengano nuovi investimenti in tal senso. Noi continueremo a farlo”. Uno dei mestieri più antichi e purtroppo in via di estinzione è quello del maestro d’ascia, colui che a Manfredonia ha costruito la maggior parte dei pescherecci e che oggi si dedica anche alle imbarcazioni da diporto. Attività storica che fortunatamente viene portata avanti anche da alcuni giovani maestri d’ascia come Michele Guerra e Ernesto Castigliego che incontriamo nel loro cantiere in riva al mare. “Non c’è un mestiere più antico di questo, pensiamo all’arca di Noè. Qui a Manfredonia era il mestiere più importante della locale economia. Oggi purtroppo non più, non lo vuole fare più nessuno. Per fare questo lavoro devi avere soprattutto passione, tanta come ne ho avuta io che ho ereditato il tutto da mio padre”.