Il vescovo del Gargano, Franco Moscone ha ricevuto in episcopio una rappresentanza dei 31 lavoratori, ex dipendenti della ‘Manfreplast’, che dopo aver perso il lavoro si sono riuniti in cooperativa. I lavoratori hanno rappresentato a Moscone la volontà di unire le proprie Naspi per rimettere in funzione l’azienda, diventando così imprenditori di se stessi e creando un piano industriale serio “con attori del territorio per riprendersi non solo il lavoro, ma anche l’azienda, tenendola aperta invece di permettere che chiuda per sempre”.
Di fronte a tale iniziativa, il vescovo non ha potuto che attestare che questi uomini, padri di famiglia, stanno veramente “organizzando la speranza” nell’area industriale della città di Manfredonia ed ha ribadito che tutte le Istituzioni devono essere loro vicini ed attenzionare, sollecitare e incoraggiare quanto intrapreso da questi nostri lavoratori perché il loro progetto industriale si realizzi senza intoppi e senza giochi loschi, nascosti da cavilli burocratici.
Moscone ha poi ribadito che non si può assolutamente far svanire questo buon incipit che apre un nuovo e fruttuoso capitolo per una città e un territorio che non possono più assistere alla chiusura di un ennesimo stabilimento destinato ad essere abbandonato e depredato. Perciò, è necessario e doveroso incoraggiare e sostenere l’inizio di un nuovo capitolo di sviluppo e occupazione, green come la speranza.
Ai lavoratori ed a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza e la legalità, il vescovo ha detto “coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta, non mollate”.