“Il Policlinico Riuniti di Foggia viene spesso presentato come un’eccellenza sanitaria, vantando reparti all’avanguardia, trapianti d’organi e cardiochirurgia. Ma dietro questa facciata di successo si nasconde una realtà ben più complessa”. Lo denuncia il segretario del Sindacato Fials di Foggia, Achille Capozzi.
“È essenziale interrogarsi: è davvero tutto oro quello che luccica?”, afferma Capozzi, mettendo in discussione l’immagine pubblica dell’ospedale. L’attivazione della cardiochirurgia, ad esempio, non è stata accompagnata da nuove assunzioni. “Al contrario”, spiega il segretario Fials, “è stata effettuata in isorisorse, un termine elegante per dire che OSS e infermieri sono stati sottratti ad altri reparti”. Questa pratica, secondo Capozzi, non rappresenta una visione strategica, ma un semplice spostamento di personale, che crea nuovi vuoti invece di risolverli.
Le conseguenze di questa gestione, continua Capozzi, sarebbero potenzialmente devastanti: “Reparti già in difficoltà vengono ulteriormente depauperati, il personale è esausto, le ferie vengono negate, e una gestione miope che ignora le necessità reali.” La situazione è aggravata dall’assenza di sostituzioni previste per legge, in caso di malattie o gravidanze, nonostante queste siano coperte dall’INPS. “La logica è chiara”, denuncia Capozzi, “meglio tirare avanti con ciò che si ha e fare bella figura”.
La situazione del pronto soccorso, aggiunge, è particolarmente critica. “Recentemente, senza alcun confronto con i sindacati, è stata imposta una riorganizzazione del personale, aumentando ulteriormente la mole di lavoro già insostenibile. Stiamo parlando del pronto soccorso, il luogo dove avviene il maggior numero di aggressioni al personale, che ora si trova a gestire una mole di lavoro ancora più gravosa.” Le liste d’attesa, conclude, sono interminabili, mentre si preferisce investire in “operazioni di facciata” piuttosto che risolvere i problemi strutturali.
Il culmine di questa situazione paradossale è arrivato durante il 25° anniversario della Facoltà di Medicina: “Invece di riflettere sul proprio fallimento gestionale, questa amministrazione preferisce prendersi meriti inesistenti e celebrare operazioni di facciata. Ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di far brillare un’immagine costruita sul vuoto”, dichiara Capozzi.
“Questo è il modello di eccellenza che vogliamo?”, si chiede il segretario Fials. “Evidentemente sì, purché si resti bravi solo sulla carta.” L’appello finale è chiaro: è tempo di smascherare questa illusione e di restituire dignità e risorse al personale sanitario, garantendo un servizio all’altezza delle aspettative dei cittadini.