Lo scorso 26 novembre 2024, presso il Tribunale di Foggia, si è tenuto un incontro di confronto con il presidente, Antonio Buccaro, con il procuratore, Ludovico Vaccaro e con il procuratore aggiunto, Guarriello, richiesto dall’associazione “Impegno Donna” al fine di rinforzare la protezione delle donne vittime di violenza ed evitare morti annunciate, come il femminicidio di Celeste Palmieri. L’incontro ha consentito di portare all’attenzione del Tribunale e della Procura alcuni nodi critici e altamente rischiosi per l’incolumità delle donne e che le sottopongono alla vittimizzazione secondaria.
Nello specifico: le misure cautelari, quando risultano inefficaci, e le allegazioni al procedimento civile della violenza che portano all’affidamento condiviso e agli incontri protetti in nome della bigenitorialità, disattendendo gli articoli 31 e 48 della Convenzione di Istanbul e i richiami europei.
La disponibilità al dialogo ha aperto un possibile varco di collaborazione con il presidente del Tribunale e rinforzato quella con la Procura e ha portato all’impegno condiviso su alcuni punti fermi: misure cautelari più tutelanti e adeguate ai singoli casi considerando la reale funzionalità ed efficacia del braccialetto elettronico; applicazione delle misure di prevenzione a fine pena per i condannati per reati di violenza di genere; promozione di azioni di sensibilizzazione per favorire un cambiamento culturale che influenza anche il sistema giustizia. È stata, inoltre, ribadita la necessità di incrementare gli invii degli autori di violenza ai Cuav (Centro Uomini Autori di Violenza) e delle donne vittime ai Cav (Centri antiviolenza), attraverso percorsi di formazione specifici delle figure professionali che ruotano intorno al sistema giustizia, con il coinvolgimento degli Ordini professionali.