“Avevano inserito nella variazione di bilancio l’acquisto di un’auto. La cosa era stata formalizzata ma a seguito delle nostre vibranti proteste in Consiglio comunale, il sindaco Domenico La Marca ha prima detto di non sapere nulla della richiesta di acquisto firmata da un suo assessore, Maria Teresa Valente, e ha poi comunicato la revoca”. Lo afferma a l’Immediato, Ugo Galli, consigliere di minoranza al Comune di Manfredonia. “Volevano acquistarla definanziando interventi destinati al sociale”, ha aggiunto. A parere dell’ex candidato sindaco del centrodestra, il dietrofront sarebbe arrivato proprio in seguito agli interventi dell’opposizione.
Sulla questione, Galli ha diramato una nota stampa firmata con gli altri consiglieri di Forza Italia, Liliana Rinaldi e Fabio Di Bari: “Ci avevano già provato in occasione di una delle numerose, precedenti variazioni di bilancio (l’ultima, in ordine di tempo, è da 1.392.000,00 euro). In quel caso, era stato richiesto un mezzo nuovo da destinare ai servizi sociali. Ieri, il bis, in consiglio comunale, dove è emerso, tra gli infiniti rivoli documentali, il programmato acquisto di un’auto blu, da assegnare al sindaco, il quale, nel corso della seduta, ha dichiarato, in una prima fase, di essere all’oscuro della vicenda, per poi precisare, dopo qualche istante e taluni suggerimenti ricevuti in aula, a microfoni spenti, che la richiesta in questione era stata revocata. A rendere ancora più grottesca la vicenda contribuisce il fatto che la mirabile domanda era stata formulata, mediante un’apposita nota da un assessore della giunta, presieduta dal sindaco stesso”.
Poi i consiglieri di opposizione concludono: “Riteniamo ci sia poco da aggiungere a questa narrazione, che si articola, per ovvie ragioni, tra il grottesco ed il melodrammatico. Si commenta da sé ed esplica inequivocabilmente il modus operandi di un’amministrazione, che, nel contempo, sottrae risorse finanziarie, finalizzate all’accesso alle abitazioni in locazione, da parte dei cittadini in difficoltà; al trasporto dei disabili ed agli anziani, ospiti dell’Anna Rizzi. Mentre, le parrocchie, i commercianti ed i residenti adornano, con oneri a proprio esclusivo carico, per le festività natalizie una città, che, oggettivamente, meriterebbe molto di più”.