Ancora un colpo mortifero agli illeciti nel rione San Bernardino di San Severo. Stamattina, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, la squadra mobile sezione “Criminalità Organizzata” e la Polizia Locale di San Severo, in maniera congiunta, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Foggia, di 18 immobili abusivi realizzati nel famigerato quartiere sanseverese, spesso preda della malavita locale.
Il provvedimento rappresenta il nono step di sequestri e scaturisce da un’ampia attività investigativa che vede indagate numerose persone, ancora in corso di identificazione, per i reati di occupazione abusiva e abuso edilizio. Le attività di indagine, ancora in corso di accertamenti, seguono il filone d’inchiesta delle operazioni Troy e Troy 2 portate a termine nei mesi scorsi dalla Polizia di Stato con numerosi arresti per spaccio di sostanze stupefacenti nel rione.
L’operazione “Troy” ha permesso agli inquirenti della Procura di Foggia di puntare i riflettori sull’intero quartiere ormai divenuto, nel corso degli anni, oggetto di costruzione selvaggia di manufatti abusivi sul suolo pubblico utilizzati anche come zone di spaccio e coffee shop per il consumo di sostanze.
Da qui, la strategia della procura di costruire un unico fronte operativo, tra Questura di Foggia (la squadra mobile) e Polizia Locale di San Severo, per le attività di indagine avente come scopo primario colpire, materialmente, quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità anche dal punto di vista ambientale e urbanistico.
Le attività d’indagine hanno riguardato una nuova serie di fabbricati nel cuore di San Bernardino costruiti in modo selvaggio su suolo pubblico in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e senza agibilità.
Dalle attività di accertamento, ancora in corso, è emerso che le persone denunciate, con la realizzazione delle opere abusive, hanno invaso i terreni pubblici, continuando ad occuparli traendone profitto, atteso che i manufatti abusivi, oggetto di sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.
Le indagini coordinate dalla procura e condotte congiuntamente tra la squadra mobile di Foggia e la Polizia Locale di San Severo, hanno permesso di accertare una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità.
“I procedimenti – ricorda la questura in una nota – si trovano nella fase delle indagini preliminari. Va precisato che la posizione delle persone deferite in stato di libertà è al momento al vaglio dell’autorità giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva”.