È stata e sarà ancora una lunga estate militante quella del Partito Democratico di Foggia. Il prossimo “orizzonte” è quello del 15 settembre, giorno in cui si potrà fare il conteggio definitivo delle firme raccolte a sostegno del Referendum contro l’autonomia differenziata, lo “spacca-Italia” voluto dal leghista Calderoli e approvato da tutto il centrodestra del Governo Meloni. La “staffetta” dei presidi territoriali del Pd Foggia ha fatto in modo che la raccolta firme non si sia mai fermata. Le foggiane e i foggiani hanno potuto apporre la propria firma di adesione al referendum durante tutto il mese di agosto e potranno continuare a farlo anche nei prossimi giorni e fino alla metà di settembre, dalle 19 alle 21, nei presidi di via Matteotti e di viale Giotto. In poco tempo, e nonostante il periodo feriale, nei presidi territoriali del Pd Foggia sono state già raccolte 1300 firme.
Un ringraziamento per il lavoro svolto va ai militanti che hanno tenuto e continuano a tenere aperti i presidi territoriali per una mobilitazione che ha già portato a superare, in Italia, le 500mila firme online, a cui si aggiungeranno tutte quelle raccolte sui moduli cartacei. Il Partito Democratico di Foggia ringrazia tutte le persone che sono venute a firmare. Il Pd Foggia è parte integrante del “Comitato provinciale per il Referendum contro l’Autonomia differenziata” assieme a CGIL, Uil, Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana, Europa Verde, PSI, Rifondazione Comunista, ANPI, ARCI, ACLI, Libera, Donne Democratiche, Legambiente, Link Associazione Studentesca.
Con la legge 86/2024 e l’attuazione dell’autonomia differenziata si spacca l’Italia e si arrecano gravi danni ai diritti dei cittadini: dallo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e dell’istruzione pubblica, alla possibilità di regionalizzare le politiche del lavoro e della sicurezza. Alle firme già ottenute e a quelle che ancora otterrà il Pd Foggia, dunque, si aggiungeranno quelle raccolte dagli altri partiti, dai sindacati e dalle associazioni facenti parte del Comitato. Non ci fermeremo fino a quando l’autonomia differenziata sarà abrogata col voto democratico delle italiane e degli italiani.