Il tempo stringe e prolungare oltre agosto le nomine dei CdA delle partecipate del Comune di Foggia potrebbe mettere a serio rischio gli stipendi di alcuni lavoratori, in particolare quelli di Am Service. È per questo motivo che alcuni maggiorenti delle forze del campo largo progressista sono convinti che i decreti della sindaca Maria Aida Episcopo arriveranno entro la fine della settimana, entro il 3 agosto.
Alcune tessere sono già composte. L’Ataf andrà al Pd, anche se non è ancora chiaro a quale dei due non eletti sarà preservata la presidenza, se a Sandro Brescia assai incerto del suo futuro e molto sfiduciato secondo quanto raccontano gli amici, o a Gianluca Ruotolo. In realtà, i rumors vedrebbero in pole position al posto dei non eletti, entrambi non laureati, il piddino Mimmo Morsuillo, direttore della multisala e fedelissimo di Raffaele Piemontese.
La vicepresidenza invece è già assicurata per l’avvocato Luigi Iorio. Ai socialisti andrà anche una importante casella dei collegi dei revisori in Amgas o Amiu Puglia con la presenza della commercialista Letizia De Palma moglie del neurologo Renato Pozzolante.
Dovrebbe nominare in sua quota una consigliera anche la neo socialista Stefania Rignanese, laddove invece la prima dei non eletti della lista Tempi Nuovi la dottoressa Carmen Russo non ci penserebbe neppure ad un ruolo nei CdA. Presto il gruppo di Mino Di Chiara potrebbe ingrossarsi con un altro consigliere (Benedetto Buenza o addirittura qualche emilianista o pentastellato riottoso). A quel punto con un gruppo da 3 consiglieri il rimpasto di Giunta sarebbe quasi scontato, nonostante le rimostranze della prima cittadina. Uno dei due rappresentanti di Azione nell’esecutivo, tra Daniela Patano e Lorenzo Frattarolo, voluti dal consigliere regionale e leader calendiano Sergio Clemente, potrebbe essere costretto a saltare, anche in ragione del loro bottino elettorale più esiguo rispetto alla figlia d’arte politica e sanitaria.
Fa discutere all’interno dei partiti la scelta di un possibile ingresso nel CdA di Amiu Puglia dell’ex senatrice e deputata Colomba Mongiello. Una delle regole non scritte di Maria Aida Episcopo nella composizione della Giunta e delle caselle del sottogoverno sembrava quella di non nominare volti già noti della politica. Tanti erano stati sacrificati sull’altare del nuovismo. Da Matteo Iacovelli a Gianni De Rosa, passando per Pino Lonigro e Italo Pontone. No alla vecchia nomenclatura, era stato il claim dei vari tavoli. Un claim che pare essere caduto con Mongiello.
Intanto scintille nel M5S: chi ha seguito lo scorso consiglio comunale ha potuto assistere all’allontanamento dall’aula di Cisky (Francesco Salemme) e Formica. Entrambi rivendicano un proprio rappresentante nella gestione delle municipalizzate.