Continua la protesta dei familiari dei pazienti delle Rsa pugliesi dopo l’aumento delle rette disposto dalla Regione Puglia. Questa mattina, il consigliere regionale Napoleone Cera ha raggiunto una delegazione che ha manifestato dinanzi alla struttura gestita dal San Raffaele a San Nicandro Garganico. “Ci sono anziani che ricevono 1000 euro di pensione ma vengono chiesti oltre 1600 euro al mese, oltre agli arretrati che in alcuni casi ammontano a 6mila euro, tutto questo è insostenibile”, dichiarano. Il politico di San Marco in Lamis ha chiesto un “intervento risolutivo immediato” per risolvere la questione che mette a rischio l’assistenza alle persone fragili.
“Oggi sono stato a San Nicandro Garganico per manifestare contro la situazione insostenibile in cui versano le RSA ‘San Raffaele di San Nicandro e di Troia: la Regione Puglia deve dare una risposta immediata e decisa – ha dichiarato Cera -. È inaccettabile che famiglie e dipendenti continuino a patire le conseguenze delle decisioni regionali, come gli aumenti ingiusti delle tariffe di ricovero, imposti in modo retroattivo e in palese contrasto con le sentenze del TAR. Queste azioni mettono in difficoltà finanziaria molte famiglie. Inoltre, il clima di incertezza che aleggia sul futuro dei lavoratori della RSA è altrettanto allarmante. Gli stipendi incerti e le minacce di licenziamenti creano un ambiente di lavoro teso e demoralizzante per coloro che dedicano la loro vita alla cura degli anziani. La Regione Puglia deve prendere provvedimenti perché quanto sta accadendo e’ intollerabile. La Regione deve rimediare e garantire un futuro dignitoso e sicuro per tutti”.