“Il turno di ballottaggio a Manfredonia, in programma i prossimi 23 e 24 giugno, ci darà la possibilità di rincontrare la città e approfondire alcuni temi fondanti da cui ripartire”. Lo afferma il candidato del centrosinistra, Domenico La Marca.
“Il primo tema per la coalizione ‘Insieme per Manfredonia’, come ben saprete, è quello della legalità. La nostra città deve ritornare ad avere un’amministrazione pulita, trasparente e responsabile. Per questo motivo, riprendo la mia campagna elettorale annunciando un incontro a cui tengo molto. Venerdì 14 giugno, alle ore 18.00 presso il mio comitato, dialogherò con Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone, ucciso dalla criminalità organizzata foggiana nel 1995, già vice-presidente nazionale di Libera e referente nazionale del settore memoria dell’associazione di don Luigi Ciotti. Con lei, e con un gruppo di giovani uomini e donne, parleremo di legalità, buon governo, memoria e responsabilità collettiva. Noi ripartiamo dai temi e dal bene della città per andare a vincere. Non mancate!”.
Il rivale al ballottaggio Ugo Galli, coalizione “Manfredonia 2024” composta da civiche e dai partiti Fratelli d’Italia e Forza Italia, ha fortemente criticato la nota di La Marca: “Apprendiamo dell’organizzazione di un incontro di parte sul tema della legalità, che vedrà il coinvolgimento di Libera, associazione che ci risulta essere a-partitica. Sembra quasi che si voglia rimarcare che la legalità stia solo da una parte. Superfluo ma doveroso sottolineare che né il sottoscritto per storia personale e politica, né la coalizione Manfredonia 2024, necessitano di lezioni morali e politiche sulla tema”.
E aggiunge: “Ci dispiace la strumentalizzazione di un argomento così delicato e nevralgico per la nostra città come quello della legalità. I cittadini non vanno confusi e va anzi mantenuta la memoria storica di quanto accaduto nel recente passato. Purtroppo il candidato sindaco La Marca non può ignorare che tra le liste che lo sostengono ci sono anche partiti e movimenti che si sono resi protagonisti dello scioglimento per mafia del nostro Comune. Cosa diversa sarebbe stato un confronto pubblico su questo e altri temi di interesse della comunità fra i candidati sindaco impegnati nel ballottaggio. Un confronto che proprio Libera, per l’impegno che profonde da decenni, avrebbe potuto promuovere e caldeggiare. Così invece passa un messaggio distorto e sbagliato. Perché la legalità – conclude – è tema condiviso e precondizione di ogni agire e non appartiene ad alcun partito o movimento politico, ma a tutti senza distinzioni. Anche a noi che, per educazione e rispetto, non abbiamo voluto tirare ‘per la giacchetta’ nessuno”.