Nelle parole di Roberto Morrione nel video del suo commiato dalla direzione di RaiNews24 c’è tutto il senso del mestiere di giornalista. “Siamo discesisti, lo slalom è bello solo sulle piste invernali. Il ruolo delle istituzioni non deve omogeneizzare l’informazione che non deve farsi usare in modo subalterno”.
C’era il pubblico delle grandissime occasioni a Palazzo della Dogana promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con la Consulta provinciale per la Legalità di Foggia, Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia, Consulta per la legalità della Provincia di Foggia, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Fondazione antiusura Buon Samaritano, Associazione Per il Meglio della Puglia e Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura.
Una serata ricca di contenuti, conclusasi con i 25 ragazze e ragazzi che hanno fatto e imparato giornalismo a Foggia, nell’Academy del Premio Roberto Morrione sostenuto dalla Regione Puglia.
“L’importanza di fare questa esperienza a Foggia, proprio a Foggia – scritto sui social il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese – l’ha spiegata bene Sigfrido Ranucci, con il suo intervento che tutti noi, riuniti in una Sala del Tribunale della Dogana piena come un uovo, abbiamo avvertito vicinissimo a dispetto del fatto che sia stato costretto a collegarsi in streaming.
E lo stesso hanno fatto Giorgio Mottola, un altro dei protagonisti di Report, e Marina De Ghantuz Cubbe giornalista de la Repubblica.
E Alessandro di Nunzio, brillante quarantenne foggiano, che ha collaborato a un’inchiesta di Report e nel 2015 ha vinto il premio Roberto Morrione di giornalismo investigativo con la sua prima video inchiesta, “Fondi rubati all’agricoltura”, firmata con Diego Gandolfo. Oggi porta avanti il suo giornalismo di inchiesta da “free lance” puro. Ed era sinceramente commosso vedendo una sala così gremita nella sua città. “Dobbiamo alla Consulta provinciale della legalità, alle scuole della città, alle associazioni come l’associazione ‘Per il meglio della Puglia’ se questo seme è stato piantato negli anni più bui che Foggia ha attraversato. E sono orgoglioso di essere fra quelli che lo ha annaffiato, nel vedere cosa ha fatto germogliare. Spero che questa esperienza lasci qualche radice qui a Foggia”.