Tutto il board di Aeroporti di Puglia, col presidente Antonio Vasile in testa, ha accolto l’invito della sindaca Maria Aida Episcopo, ad un confronto con l’amministrazione e con gli stakeholders del settore turistico ed economico della provincia. Allo stesso tavolo anche il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e l’ex assessora Rosa Barone, reduce dallo strappo coi dem esercitato da Giuseppe Conte.
Dopo un inizio tutto centrato sul riassunto dei prossimi interventi e del piano di sviluppo che prevede un’area cargo e una nuova caserma dei vigili del fuoco, si è arrivati alla prima elaborazione dei numeri delle modifiche della compagnia Lumiwings, affidata al dottor Lapenna responsabile commerciale della società regionale.
“Due mesi fa il vettore ha considerato l’andamento dei voli non sufficiente, c’erano dei coefficienti bassi del 35 o 40 per cento e ci ha proposto di rimodulare ampliando e migliorando l’offerta concentrandoci su Milano. Siamo passati dai 5 voli settimanali a 7 voli settimanali in modo di avere un volo giornaliero. Ha chiesto di cambiare gli orari partendo alle 7.30 ma c’è stato un ulteriore miglioramento e ha aggiunto due voli settimanali su Bergamo martedì e giovedì in modo da offrire un prodotto aggiuntivo. A marzo abbiamo ottenuto anche lunedì, martedì mercoledì e giovedì su Linate. Se vediamo i primi numeri lunedì ci sono stati 100 passeggeri su 110 cosa che non si era mai vista, ieri erano 70 oggi 74 passeggeri, domani sono in partenza 54. Questi dati ci dicono che la prima settimana di volo sta andando benissimo. Anche Bergamo aveva 40 passeggeri, non sono tantissimi, ma sono numeri incoraggianti. Lo slot di Linate è preziosissimo, aver raggiunto questo risultato crea appetibilità e competitività, lo scalo del Gino Lisa acquisisce una credibilità molto più ampia. Il territorio deve sviluppare quelle potenzialità che determinano lo scopo del viaggio. La motivazione può derivare da lavoro e motivi turistici. Bisogna lavorare sull’incoming”.
Ebbene, con Sieg decennale, c’è un periodo ampio su cui lavorare per aggregare motivazioni di viaggio. “Avere una base logistica molto più ampia del territorio foggiano determina la capacità di un’area ad essere attrattiva. Il tema della capacità di sviluppare una rete di secondo livello, con interventi di soccorso, creerà ulteriore movimentazione”.
Molteplici le domande. Il primo ad intervenire Sergio Venturino di Mondo Gino Lisa, che ha chiesto conto della torre di controllo. La risposta è stata rassicurante, la pianificazione strategica è di Enac.
“Faccio un appello alla sindaca di stare più attenta a tutto quello che sorge attorno alla pista e alle costruzioni dei Sioux, c’è una pizzeria attaccata alla recinzione. Non siamo contenti che il Torino è stato tolto, ma il +48% per Linate anche se l’orario non è dei migliori è incoraggiante. Però chiedo chi deve occuparsi della promozione dell’aeroporto? A parte i 50mila euro della Camera di Commercio nessuno sta promuovendo il territorio. Noi abbiamo lanciato un programma per i Comuni, ma chi deve farlo? Puglia promozione? La Regione? I sindaci di Campobasso? Ci sono tour operator?”.
Lapenna è stato netto: “Due grossi operatori pugliesi hanno pianificato con la compagnia l’arrivo di alcuni gruppi che già venivano sul Gargano ma con altri mezzi”.
Molto critico Gargiulo del comitato Vola Gino Lisa. Tanti i suoi interrogativi. “La pista è stata allungata e c’è un potenziamento ma solo 1700 metri possono essere sfruttati. Se non è sfruttabile quali sono le motivazioni principali?
In relazione al dato commerciale, al di là delle modifiche di orari non si pensa che per un aumento del dato passeggeri, rimanere solo su Milano non sia negativo? Abbiamo avuto Mostar, sembrava una scelta obbligatoria per il turismo religioso, ma non c’è più e non sappiamo che risposte dare a chi vuole volare per Mostar. Non ritenete negativo il fatto di mantenere tre fasce di biglietti che ci paiono inutili? Non sarebbe stato più opportuno rimodulare i prezzi? Per quali motivi non sono state attivate delle convenzioni? Noi non abbiamo creato un aeroporto per gli imprenditori ma per tutta la popolazione e pagare 600 euro per 3 persone per Foggia Milano è sinceramente troppo”.
Piccata la risposta degli ingegneri. Secondo il bollettino aeronautico, la corsa utile al decollo vale 1885 metri. Sulla pista foggiana non ci sono problemi di natura strutturale. Anche AdP mira a più collegamenti e non solo una rotta, per quanto redditizia.