“Sembra di essere nei terreni di campagna di un paese sperduto del terzo mondo. E invece siamo su una delle arterie principali di Foggia. Un video girato in auto da un passeggero mostra la vergogna del tratto di viale Michelangelo delle cosiddette ‘tre corsie’. Che senso ha abbassare il limite a 30 km/h se da dieci anni la situazione è questa?”. Se lo chiede il gruppo di “Difendiamo il quartiere ferrovia” che alla redazione ha inviato una nota con allegato un filmato sulle condizioni del manto stradale.
“Per una città che si ritiene civile risulta inconcepibile, nel 2024, offrire al pubblico strade di questo tipo. Chissà quanti cittadini foggiani si vergognano di questo bel biglietto da visita da dare ai turisti. Voragini profonde e enormi dossi causati dalle radici affioranti, le quali spaccano il conglomerato cementizio e dividono in due l’asfalto. I dissesti su quella che era un tempo la tangenziale di Foggia sono impossibili da contare: essi mettono a serio rischio la sicurezza degli automobilisti e in più di un’occasione hanno causato notevoli danni alle vetture.
Non basta un ‘andate più piano‘, che sa tanto di lavata di mani. Nei comuni seri non si interviene ‘penalizzando’ i cittadini ma risolvendo i problemi, specialmente se durano da quindici anni anni e interessano l’arteria principale della città. Sulle tre corsie sono necessari interventi di ripristino veri, non rattoppi di fortuna che durano fino alla prima pioggia: va scorticato l’asfalto e va ristudiata la disposizione degli alberi. Questa è la speranza di tutti quei foggiani che vogliono tornare a casa senza rompere la propria auto. Se tutto va bene”.