“Nel garbo umano e istituzionale che lo ha sempre contraddistinto ha preferito, in questi oltre due anni di perenne campagna di odio e denigrazione, mantenere la riservatezza su reiterati episodi di insulti, pressioni, ricatti e minacce (tutto denunciato in decine di esposti alle Autorità preposte ed alle Forze dell’Ordine)”. Lo riporta il gruppo politico di Manfredonia, “Strada facendo” a sostegno dell’ex sindaco Gianni Rotice.
Secondo quanto riportato su Facebook da “Strada facendo”, Rotice “ha ricevuto una missiva con esplicite minacce di morte rivolte a lui ed alla sua compagna (la mattinatese Libera Scirpoli, ndr). Episodio prontamente denunciato alle autorità. Quale sarebbe la sua colpa? Aver svolto il ruolo di sindaco con rettitudine, dicendo nettamente di no a certe logiche consolidate e ad ambigui personaggi, non girando la testa dall’altra parte nel rispetto della legge e della legalità?”.
La stessa Scirpoli, sorella del boss della mafia garganica Francesco, ha scritto sui social un lungo commento in cui scrive anche: “Ho paura, non dell’atto in sé, non delle persecuzioni che mi tartassano da anni, anche per il sol fatto di scrivere su una rubrica (è così strano per una laureata con 110 e lode alla Sapienza?) o perché sono al fianco di un uomo onesto. O magari perché ‘persino’ respiro; ho paura del clima di terrore che stiamo vivendo. Perché questo sostrato sociale e politico non porterà niente di buono alle nostre comunità. Dove stiamo andando?”.
Ma sul web regna lo scetticismo soprattutto per il tempismo. In questi giorni, infatti, la cronaca è dominata dall’inchiesta “Giù le mani” che ha travolto Manfredonia. Michele Romito, uno dei maggiori indagati, ha spiegato a giudici e pm che fu Rotice ad “affidarlo” all’ex assessore Salvemini, tra gli arrestati nell’operazione della Finanza, e che la famiglia dell’imprenditore, Gianni compreso, gli chiese sostegno elettorale in occasione delle Comunale 2021. Inoltre, proprio di recente, Rotice si è ricandidato a sindaco in vista delle votazioni di giugno, scioglimento per mafia permettendo.
I messaggi sul web
Sui social e nei forum di una testata locale, in tanti hanno espresso perplessità anche perché Rotice non ricopre cariche di rilievo e non è più primo cittadino da molti mesi. Così come non è chiaro il perché le minacce si siano estese anche alla fidanzata.
Ecco alcune delle considerazioni del popolo del web: “Ma cosa vuoi che la gente ti voti!!! Ma guarda che ci sono anche le tue di intercettazioni! Hai lavorato con gli organi competenti, ma la verità non credo che è stata detto, oppure ti stai discolpando? Ricorda che non viviamo più nei tempi di pappagone, la gente non è più stupida!”.
Un altro: “Proprio adesso che Romito indicava la richiesta fattagli dai Rotice di avere sostegno elettorale, ecco spuntar uno strumento di distrazione: a volte le coincidenze sono più emblematiche dei fatti…”.
E ancora: “Ora questa cosa? Ma chi gli crede!! Ma chi ti farebbe queste minacce, non ci credo proprio, solo adesso escono!!!”.
“La vergogna non ha limiti. Mi chiedo ma questi signorini di strada facendo hanno letto le intercettazioni? O no?”.
“Gente udite udite, qualcuno è stato minacciato, proprio in questo momento che si fermenta il voto!”.
“Mah… Mi piacerebbe proprio sapere che interesse ci sarebbe a minacciare a sti due… lo un’idea ce l’avrei, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
“Ofé ofé, la lettera di minacce chi l’ha scritta, ‘Palombella Libera.Net’? Tipo come Belpietro e il famoso ‘attentato’ in cui si salvò ‘miracolosamente'”.
E infine: “Secondo me quella lettera è una farsa ed ha due autori: l’ingegnere con la compagna. lo personalmente sono molto scettica a riguardo. I malavitosi del luogo non inviano lettere ma avvertimenti, sono cose molto differenti tra loro secondo la mentalità criminale del posto”.