È morto in queste ore il manager, impresario, intellettuale e scrittore foggiano Angelo Cavallo, il primo che in Puglia portò la world music e ingaggiò per i vari festival della provincia e soprattutto del Gargano artisti del calibro di Raiz degli Almamegretta, Eugenio Bennato e tanti altri autori e interpreti del Mediterraneo.
Detentore dei diritti d’autore del patrimonio musicale del cantore popolare Matteo Salvatore, negli ultimi anni prima della sua morte aveva intessuto una amicizia con l’ex boss Giosuè Rizzi, che in carcere aveva coltivato il suo talento artistico nella pittura. Cavallo era stato un appassionato dei suoi quadri naif e aveva scritto anche una biografia del papa.
Attivo fino a qualche anno fa nel suo originale club La Carboneria in uno degli ipogei del centro storico, era facile incontrarlo in uno dei bar della città. Da L’Alternativa al Bar Duemila passando per i locali dinanzi al Teatro Giordano. Dove con piacere discuteva di musica, cultura e foggianità colta ormai perduta.