“La provincia di Foggia è una realtà molto importante ed è una provincia affascinante dal punto di vista territoriale. Non ci dobbiamo nascondere che ci sono problemi di criminalità comune ed organizzata, ma proprio in questo settore vorrei dare un messaggio positivo perchè alla fine lo Stato è riuscito a reagire”. Così il comandante generale dei carabinieri Teo Luzi, in visita oggi al comando provinciale dei carabinieri di Foggia guidato dal comandante Michele Miulli. “I carabinieri hanno messo su una bella organizzazione, quindi siamo fiduciosi – ha evidenziato il generale – nel controllo delle devianze. Lo Stato si è reso conto che a Foggia c’erano problemi dal punto di vista della criminalità e ha reagito mettendo in piedi strutture importanti come la sezione della Dia (direzione investigativa antimafia), del Ros (raggruppamento operativo speciale), potenziato strutture investigative del comando provinciale e quindi la macchina dello Stato ha reagito in maniera positiva”.
Secondo Luzi “il lavoro da fare è ancora tanto. Il problema va affrontato su diversi fronti, da quello dell’associativismo criminale, passando per quello della tutela dei cittadini, dalla criminalità comune all’attenzione alle amministrazioni comunali che talvolta, poche a dire il vero, non si comportano come dovrebbero nell’interesse dei cittadini. Poi c’è il grande tema del sequestro dei beni ai mafiosi. Siamo pronti, determinati e fiduciosi”.
Poi una dichiarazione in controtendenza con quanto narrato in questi anni dalla magistratura e, in ultimo, anche dal capo della Dda, Roberto Rossi. “Non penso ci sia un salto di qualità del sistema mafioso in provincia di Foggia”, le parole di Luzi. Frase destinata a far discutere, soprattutto alla luce dello scioglimento per mafia di ben sei amministrazioni comunali in pochi anni, segno tangibile dell’infiltrazione dei clan nel tessuto politico ed economico del territorio.
Infine ha concluso: “Non mi sento di dire che è la terra dei rifiuti. A volte sono messaggi giornalistici per richiamare attenzione – ha sottolineato il generale -. È chiaro che nel Foggiano, come in altre realtà anche del nord Italia, ci sono aree più compromesse dal punto di vista ambientale. Anche qui abbiamo strutture importanti, come i carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico), i carabinieri forestali che lavorano nell’interesse degli italiani. Facciamo le nostre indagini, i sequestri – ha concluso – e credo che lavorando seriamente con grande determinazione anche qui c’è ampio margine di miglioramento”.