Sta per entrare nel vivo “Game Over”, maxi processo ad 85 persone accusate di mafia e narcotraffico. Ammessi tutti gli abbreviati richiesti, non quelli condizionati. Altri imputati saranno invece giudicati dinanzi al Collegio Talani di Foggia con il rito ordinario.
Ma il filone principale riguarda l’abbreviato a Bari dinanzi al gup Salerno dove saranno processati ben 63 presunti appartenenti alla “Società Foggiana”, organizzazione mafiosa radicata in città dagli anni ’80.
Tra fine febbraio e inizio marzo saranno sentiti i neo pentiti Ciro e Giuseppe Francavilla detti “Capelloni” relativamente soltanto alle posizioni di alcuni imputati, ovvero quelli difesi da uno storico avvocato della batteria Sinesi-Francavilla. Da una località protetta, i fratelli Francavilla saranno interrogati per esame e controesame.
Gli altri difensori hanno invece rinunciato preferendo acquisire i verbali dei due collaboratori di giustizia che non avrebbero rivelato nulla di compromettente sui loro clienti.
Al centro dell’inchiesta c’è il presunto “consorzio” tra clan per la gestione in comune del traffico di droga a Foggia. Una sorta di patto tra il super boss Rocco Moretti, fresco di maxi sequestro, e alcuni esponenti di rilievo degli storici rivali Sinesi-Francavilla tra cui proprio Giuseppe Francavilla. L’accordo risalirebbe al 2016 e durò almeno due anni, fino all’operazione “Decima Azione” che diede una mazzata notevole all’organizzazione criminale.
Per “Game Over” sono già state calendarizzate udienze fino a fine giugno. A processo c’è anche l’ex latitante cerignolano Vincenzo Fratepietro detto “Enzo Cerottino”, catturato pochi giorni fa a Carovigno. L’uomo è accusato di aver fatto da fornitore della droga ai boss foggiani.