Nuovo successo per “Mi sta a cuore”, l’iniziativa promossa e organizzata dalle associazioni di Protezione Civile il Cuore Foggia clownterapia ed ERA sezione Foggia, in collaborazione con il Coordinamento provinciale di Protezione Civile.
Dopo due giornate di addestramento alla rianimazione cardiopolmonare per i piccoli alunni della scuola statale primaria e dell’infanzia “San Giovanni Bosco, il 27 gennaio i volontari hanno realizzato il progetto gratuito presso la scuola “Parisi- De Sanctis”, con il coinvolgimento di tutte le quarte e quinte classi.
“Dallo scorso anno – afferma la presidente de Il Cuore Foggia, Jole Figurella – sperimentiamo nelle scuole le prime manovre salvavita per gestire un arresto cardiaco, prima causa di morte nel mondo. La squadra è composta da un direttore e da istruttori IRC, con la collaborazione di soccorritori e operatori del 118 che istruiscono i bambini sulla chiamata di soccorso e sulla catena della sopravvivenza per la gestione di un arresto cardiaco e per la disostruzione delle vie aeree. L’obiettivo della nostra iniziativa, completamente gratuita, è quello di insegnare e diffondere non solo tra gli studenti, ma anche nelle loro famiglie, conoscenze teorico-pratiche minime, utili ad intervenire in situazioni di morte cardiaca e tali da divenire moltiplicatori della cultura della salute e del primo soccorso”.
Video illustrativi, gag e filastrocche realizzate con l’aiuto dei clown dottori, tra l’altro tutti sanitari, hanno permesso ai bambini di memorizzare con facilità tutte le manovre salvavita. “I piccoli alunni – sottolineano i volontari – sono entusiasti e apprendono velocemente l’intera sequenza da noi spiegata in maniera semplice ma tecnica, secondo le linee guida internazionali”.
A seguire, tutti i bambini si sono esercitati in piccoli gruppi di addestramento ognuno con un istruttore.
“Uno dei momenti più sentiti – conclude Jole Figurella – è la verifica finale che permette ad ognuno di loro di esercitarsi a suon di musica con il manichino, per acquisire il giusto ritmo delle compressioni cardiache. Al termine, c’è la cerimonia di consegna dell’attestato di ‘Piccolo soccorritore’ e di diapositive alla scuola, con l’obiettivo di proseguire la formazione nel tempo.
“È un investimento sociale rivolto al futuro- sostiene Mario Ilio Guadagno, presidente di E.R.A – per di più a costo zero. L’introduzione anche solo due ore di lezione di RCP all’anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, aumenterebbe il tasso di sopravvivenza all’arresto cardiaco con grandi risultati in relazione alla salute globale”.
Nel corso dell’iniziativa è intervenuta l’assessora al Personale, Polizia locale e Protezione civile Daniela Rita Patano.