Lo scorso mese di giugno l’Immediato si occupò del caso di Michele Terlizzi, il ragazzo 19enne autistico di Cerignola. Intervistammo la mamma, la signora Anna che attraverso i nostri microfoni lanciò l’ennesimo appello dopo che per anni nessuna struttura della provincia di Foggia era in grado di accoglierlo. Ebbene, il nostro servizio è arrivato a Roma per il tramite della consulente pedagogica Mariana Berardinetti e di Adriana Vasiljevic.
La signora Anna Ghiondo oggi è una mamma felice. E torna a raccontare la storia di Michele, ringraziando l’interesse della nostra testata.
“Michele nasce dopo pochi mesi dalla morte della mia bambina all’età di 3 anni per un caso di malasanità. Crescendo, Michele evidenziava sempre più evidenti strani modi, non sempre riusciva a stare al passo con i suoi coetanei. Fino alla diagnosi di ‘spettro autistico’. Cosa che io non avevo mai conosciuto e nemmeno sentito. Michele frequenta la scuola primaria con il sostegno. E fin qui tutto bene. Arrivato alla scuola media, Michele va in regressione fino al punto che mi comunicano che non poteva più continuare per mancanza di sostegno. Da lì incomincia a frequentare un centro diurno riabilitativo fino a finire in una comunità terapeutica residenziale. Michele peggiora sempre di più tanto che la struttura lo dimette. Da lì mi trovo sola senza nessun aiuto, un lungo periodo trascorso a casa con continui ricoveri”.
“Michele compie i suoi 18 anni e strutture che per accoglierlo non c’erano, le risposte erano sempre le stesse: non c’era personale efficiente. Tante le visite specialistiche, incontri ma ancora niente. Ero caduta nello sconforto e nella totale disperazione. Allora decisi un giorno di rompere il mio silenzio raccontando la storia a l’Immediato. L’intervista ha scosso l’opinione pubblica. Sono stata subito contattata dalla dottoressa Mariana Beradinetti, fino a quando il 15 settembre 2023 ho avuto l’incontro con l’equipe della cooperativa Odissea di Roma. Da subito mi hanno confermato l’ingresso e il 17 ottobre Michele è entrato presso la struttura per essere accolto da persone che lavorano con dedizione e soprattutto competenza. Dal suo sorriso capisco che Michele sta bene. Oggi vive una vita sociale normale, ricca di tante cose belle, come attività quotidiane, uscite, vacanze. Racconto questa mia esperienza perché in tutto questo percorso ho conosciuto tante persone meravigliose a cui sono molto grata. Oggi sono una mamma che ha trovato un po’ di serenità”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Davide Faraone, il politico che ha una figlia con sindrome autistica. “Anna e Michele sono mamma e figlio, sono la storia di una forza che sconfigge la disperazione. Michele oggi vive una vita sociale normale, ricca di tante cose belle. La settimana prossima andranno a fare la settimana bianca, un esperimento educativo e sociale, inclusivo e di grande prospettiva”.