Novità di fine anno per l’inchiesta “Ossigeno” riguardante presunti casi di corruzione in una serie di appalti sui Monti Dauni. 15 indagati sono accusati a vario titolo di 2 corruzioni e 6 turbative d’asta. Tra le persone coinvolte c’è Antonio Di Carlo, ritenuto secondo l’impianto accusatorio il “dominus” del sistema. Oltre a lui ci sono altri imprenditori, dipendenti comunali e intermediari. L’operazione risale al 7 novembre scorso e riguardava anche il dg dell’Asset della Regione Puglia, Elio Sannicandro interdetto per un anno.
Nelle scorse ore, come riporta gazzetta del mezzogiorno, la pm Anna Landi ha chiuso il filone foggiano dell’inchiesta e inviato a 15 indiziati e difensori l’avviso di conclusione indagini. Destinatari Antonio Di Carlo, 63 anni, imprenditore di Lucera, la figlia Carmelisa Di Carlo, 33 anni, Luigi Troso, 58 anni, architetto di Margherita di Savoia, responsabile del settore tecnico del Comune di Casalvecchio, che fu interdetto dai pubblici uffici; Antonio Ferrara, 66 anni, imprenditore di Lucera, cui fu notificato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione; Bruno Maria Gregoretti, 62 anni, Termoli, legale rappresentante della “Adriatica strade”, anche lui raggiunto dal divieto di contrattare con la P.A.; Antonio Pacifico, 60 anni, di San Bartolomeo in Galdo in provincia di Benevento, responsabile dell’ufficio tecnico di Volturara che fu sospeso; Michele Camanzo, 66 anni, Monteleone di Puglia, componente della commissione giudicatrice di un appalto per lavori in una scuola di Castelluccio dei Sauri, che pure fu sospeso.
E ancora Valter Pellegrino, 64 anni, San Marco la Catola, responsabile del locale ufficio tecnico comunale; Vincenzo Manzi, 58 anni, Biccari, responsabile dell’ufficio tecnico di Celle San Vito; Paolo Coppolella, 69 anni, Castelluccio Valmaggiore, ingegnere, ritenuto intermediario nei rapporti tra imprenditori e il personale dell’ufficio tecnico comunale di Celle San Vito; Vito Girardi, 61 anni, Celle San Vito, responsabile unico del procedimento in relazione a un appalto a Celle e componente del seggio di gara dell’intervento di ripristino di due strade; Amedeo Petronelli, 69 anni, di Cerignola; Rocco Rossi, 52 anni di Anzano, entrambi componenti della commissione di gara per lavori a Castelluccio Valmaggiore; Michele Longo, 68 anni, di Foggia, responsabile dell’ufficio tecnico di Castelluccio Valmaggiore; Francesco Carrieri, 67 anni, milanese residente a Bari, ingegnere interessato all’aggiudicazione di lavori a Castelluccio Valmaggiore. Tutti respingono le accuse.