La sindaca Maria Aida Episcopo insieme all’assessora alla Cultura Alice Amatore e al direttore del Teatro Pubblico Pugliese Sante Levante hanno presentato questa mattina nella Sala Fedora la stagione di prosa del Teatro Umberto Giordano, organizzata dal Comune di Foggia in collaborazione con il consorzio teatrale regionale.
Un cartellone variegato di grande spessore e qualità, come sottolineato dal direttore Sante Levante, nonostante i tempi ristretti. Amatore ha ringraziato chi ha permesso di allestirla e ne ha sottolineato “l’importanza per contribuire a ribaltare la narrazione negativa e ingenerosa della città all’esterno”. La novità, fortemente voluta dalla prima cittadina, “è la valorizzazione delle compagnie teatrali locali, per offrire una doverosa vetrina a talenti e professionalità che meritano un adeguato riconoscimento”.
“Riusciamo a chiudere il circuito con la stagione di Foggia a cui stavamo lavorando con gli uffici. Abbiamo nove titoli a cui affianchiamo la scena foggiana. È una sperimentazione, un modo ulteriore per aprirci al territorio. Una logica per cui tendiamo a valorizzare il teatro pugliese. Iniziamo la stagione a fine gennaio, abbiamo un mese per promuoverla. Lo facciamo con Emilio Solfrizzi, con una bella commedia, una comicità intelligente. Abbiano nomi importanti, come Alessio Boni, uno spettacolo di danza contemporanea per i 100 anni dalla nascita di Maria Callas. Avremo Umberto Orsini, Drusilla Foer, la regia di Opzetek con Magnifica Presenza”, ha osservato Levante.
Tanti i ringraziamenti da parte di Amatore. “Ringrazio chi prima dell’insediamento ha lavorato per la stagione. È una stagione di grande qualità di cui andiamo orgogliosi, per riportare sulla scena nazionale la nostra città. I nomi sono di grande rilievo, accanto c’è la bellissima novità della valorizzazione delle nostre compagnie che fanno un lavoro importante per i nostri talenti. Abbiamo il dovere di supportarle. La collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese va intensificata per replicare iniziative come quella del Teatro Civile sulla legalità”.
A tal proposito il direttore ha annunciato che sono in atto una serie di dialoghi, con la possibilità di nuove progettualità, che saranno presentate a breve.
La sindaca Maria Aida Episcopo ha sottolineato “la necessità di aprire il Teatro Giordano alla città, di renderlo fruibile a cittadini e cittadine creando occasioni e incontri stimolanti e veicolando messaggi e contenuti importanti, come la sensibilizzazione alla legalità e l’ulteriore promozione al teatro civico che ha visto nel recente passato coinvolte le scuole superiori. In quest’ottica è un cartellone ancora aperto”, ha sottolineato, “perché stiamo già pensando a ulteriori proposte e iniziative”.
9 gli spettacoli del cartellone principale della nuova stagione, che si aprirà il 26 e 27 gennaio prossimi con la commedia “L’anatra all’arancia” con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, e si concluderà il 3 e 4 maggio con Nino Frassica & Los Plaggers Band. 5 invece le rappresentazioni inserite nelle proposte dedicate agli artisti locali, che vedranno sul palco avvicendarsi Teatro dei Limoni, Michele De Virgilio, Pino Casolaro, Piccola Compagnia Impertinente e Piccolo Teatro.
La campagna abbonamenti partirà oggi, 27 dicembre, online sul circuito VivaTicket, dalle ore 18. Dalla mattina del 3 gennaio invece sarà possibile recarsi direttamente al botteghino del teatro Giordano.
“Sono molto compiaciuta di questo battesimo ufficiale. Ringrazio il Tpp perché ha garantito questa stagione con nomi altolocati. Viaggiamo a velocità accelerate con Alice, non è ancora finito il Natale e già pensiamo agli spettacoli di febbraio. I nostri brand, Giordano e Federico II, sono immancabili.
I prezzi dei biglietti sono popolari e di invito alla visione e adeguati a tutti i gusti e le presenze possibili. Ci sono dei momenti dedicati alle scuole con delle agevolazioni per il loggione o delle gratuità per gruppi di studenti meritevoli dal punto di vista scolastico e sociale. All’arte si abbraccia il sociale e il rilancio cittadino. Siamo bien lieti che dal 26 gennaio si possa riaprire la stagione con nomi di altissimo pregio”.
Costerà 10 euro per biglietto del loggione per entrambi i turni ai ragazzi delle scuole secondarie. “Bacchettiamo chi dice che Foggia non ha cultura, ai tanti detrattori che pur di affossare una immagine si levi la nostra corale la nostra disapprovazione. C’è una grandissima valenza culturale che spazia olisticamente ovunque, è patrimonio immateriale di questa comunità cittadina. Spero che avremo anche il teatro come agorà, abbiamo scenari naturali come la Villa e i Campi Diomedei che dobbiamo valorizzare”.
Nelle prossime settimane si darà contezza anche della stagione ragazzi, tra le priorità dell’amministrazione Episcopo. E nei prossimi mesi dovrebbe essere presentato il direttore artistico del Teatro Giordano, che lavorerà alla prossima stagione. “Abbiamo in pectore la persona giusta con il programma giusto”.
In queste ore, ha rimarcato la sindaca, l’attenzione è tutta sul ritorno del Capodanno in piazza. “Non si può portare lo spumante da casa, l’approccio sarà festoso. Il Capodanno foggiano sarà come quello di Trafalgar Square, sarà veramente bello”.
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
TEATRO GIORDANO
Stagione teatrale 2023/2024
26-27 gennaio 2024
Compagnia Moliere / Teatro stabile di Verona
Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli
L’ANATRA ALL’ARANCIA
di W. D. Home e M. G. Sauvajon
con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino
e con Antonella Piccolo
scene Fabiana Di Marco
costumi Alessandra Benaduce
disegno luci Massimo Gresia
regia CLAUDIO GREG GREGORI
L’Anatra all’Arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. L’Anatra all’Arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.
6-7 febbraio 2024
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo/ Fondazione Teatro della Toscana /Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Alessio Boni, Iaia Forte
ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI
testo Francesco Niccolini
liberamente ispirato all’Iliade di Omero
drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini, Marcello Prayer
con (in o.a.) Haroun Fall, Jun Ichikawa, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer, Elena Vanni
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
disegno luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni
creature e oggetti di scena Alberto Favretto – Marta Montevecchi – Raquel Silva
regia ROBERTO ALDORASI, ALESSIO BONI, MARCELLO PRAYER
Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore. A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
17 – 18 febbraio 2024
COB Compagnia Opus Ballet / Fondazione Festival La Versiliana
CALLAS, CALLAS, CALLAS
coreografie ADRIANO BOLOGNINO, CARLO MASSARI E ROBERTO TEDESCO
consulente artistica Laura Pulin
light designer Giacomo Ungari
DIVINA
coreografia Adriano Bolognino
interpreti Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Gaia Mondini
assistente alla coreografia Rosaria Di Maro
musiche Vito Pizzo
costumi realizzati da Tns Brand
STANDPOINTS
coreografia Roberto Tedesco
interpreti Matheus Alves De Oliveira, Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
musiche Giuseppe Villarosa
costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume
TOUJOURS LA MORT
creazione originale Carlo Massari
interpreti Matheus Alves De Oliveira, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Riccardo Papa, Frederic Zoungla editing musicale Luca Martone
supporto alla realizzazione abiti di scena Giovanna Ficaccio
Nel centenario della nascita della Callas l’omaggio di COB Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, ha una particolare valenza anche per l’originalità che l’ha ispirato: affidare a tre giovani, e già affermati, coreografi dal linguaggio contemporaneo, una creazione a serata, che rifletta la loro personale visione della leggendaria artista, senza però volerla raccontare descrivendola. Tre sguardi differenti, quindi, tre approcci e restituzioni in danza che il bel titolo Callas, Callas, Callas, già evidenzia. Titolo che è anche un invito, per lo spettatore, a scoprire o ritrovare tra le pieghe di un movimento o la coralità dell’ensemble, tra le sonorità elettroniche o i frammenti di arie celebri disseminati nell’architettura coreografica, tra una luce o un costume che sagoma gesti e posture, la propria Callas. O magari un’altra, inedita, che la danza astratta può suggerire, evocare, imprimere nell’atmosfera e nella memoria. Di sicuro riconosceremo, contaminate o appena palesate, tre celebri arie: da Tosca, Norma, Carmen.
5-6 marzo 2024
FamilieFlöz
HOKUSPOKUS
un’opera di Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Hajo Schüler, Mats Süthoff, Michael Vogel
con Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats Süthoff, Michael Vogel
costumi Mascha Schubert
set design Felix Nolze (rotespferd)
musica Vasko Damjanov, Sarai O’Gara, Benjamin Reber
illustrazioni Cosimo Miorelli
assistente, creazione maschere Lei-Lei Bavoil
assistente di regia Katrin Kats
assistente costumi Marion Czyzykowski
luci, Video Reinhard Hubert
sound design Vasko Damjanov
regia, maschere HAJO SCHÜLER
All’inizio di questo progetto c’era il concetto di “creazione” e le tante storie “dell’inizio del tutto” che le persone si raccontano da sempre. A questo si è aggiunta la semplice domanda: come potrebbe essere una serata teatrale che inizia con l’inizio del tutto? E soprattutto: come finisce? Ma torniamo all’inizio. Le tenebre sono diventate luce, il soffio divino è stato inspirato e i primi amanti si trovano nel giardino paradisiaco. Osano muovere i primi passi insieme come coppia, cercano riparo dalla natura e, grazie a Dio, trovano un appartamento a prezzi accessibili. Il destino trascina presto la giovane coppia sulle montagne russe della vita. Con ogni figlio, le forze centrifughe crescono e minacciano di distruggere la famiglia. Familie Flöz amplia la sua cassetta degli attrezzi per questo spettacolo e, oltre alle note figure in maschera, mostra anche gli attori dietro di esse. Suonando musica, cantando, filmando, parlando o facendo rumori, l’ensemble crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico. Si alternano nel prestare i loro corpi alle figure e nel prendere in mano il loro destino. Creatore e creazione si incontrano finché la storia non si racconta da sola. Il titolo ‘Hokuspokus’ gioca con la presunta origine della parola, una corruzione popolare del latino “Hoc est enim corpus meum” – “Questo è il mio corpo”. Oppure si tratta solo di un gioco di prestigio. Hokuspokus ci parla del teatro come di una scatola delle meraviglie che visitiamo per celebrare il gioco della menzogna e della verità.
12-13 marzo 2024
Compagnia La Luna nel Letto / Teatro Excelsior di Bucarest / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
ROMEO E GIULIETTA (ROMEO ȘI JULIETA)
dall’opera di William Shakespeare
adattamento Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Dan Pughineanu, Maria Pascale, Camelia Pintilie, Salvatore Marci, OvidiuUșvat, Mircea Alexandru Băluță, Mihai Mitrea, Alex Popa, Andreea Hristu, Annarita De Michele, Andrea Bettaglio, Domenico Piscopo
luci Michelangelo Volpe e Michelangelo Campanale
cura del movimento scenico Vito Cassano
cura del testo Katia Scarimbolo
assistente alla regia Annarita De Michele
regia e scene MICHELANGELO CAMPANALE
Due fazioni, due mondi diversi che si confrontano, sono il cuore e la meraviglia del testo di Shakespeare. Lo spettacolo: un rito in un luogo sacro, una chiesa e un enorme Cristo che guarda dall’alto gli eventi, fino alla propria distruzione. I Capuleti sono italiani, i Montecchi rumeni. Culture che si incontrano e scontrano, su una linea molto sottile e fragile di integrazione e disintegrazione reciproca. In Romeo e Giulietta (Romeo șiJulieta) l’uomo con i suoi preconcetti, con i suoi giudizi, la sua cultura e religione non è giustificabile. Le parole di Shakespeare risuoneranno in teatro come le parole della Bibbia risuonano in chiesa e Shakespeare avrà la forza di un Dio.
19 – 20 marzo 2024
Teatro de Gli Incamminati / Compagnia Orsini /Teatro Biondo Palermo
Umberto Orsini, Franco Branciaroli
I RAGAZZI IRRESISTIBILI
di Neil Simon
e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi
scene Maurizio Balò
costumi Gianluca Sbicca
luci Carlo Pediani
suono Alessandro Saviozzi
regia MASSIMO POPOLIZIO
In collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano
I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Cechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.
6-7 aprile 2024
Franco Godi per Best Sound/ Savà Produzioni Creative
Drusilla Foer
VENERE NEMICA
scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli
con Elena Talenti
regia DIMITRI MILOPULOS
Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.
Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere- da suocera nemica- riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita.
Ispirato alla favola di Apuleio ‘Amore e Psiche’, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.
23-24 aprile 2024
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro della Toscana
MAGNIFICA PRESENZA
uno spettacolo di FERZAN OZPETEK
Dopo il successo di Mine Vaganti, Ferzan Ozpetek torna in Teatro con un nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici.
Si racconta la storia di un ragazzo con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma. La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia. Tenterà di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi.
3-4 maggio 2024
ArtShow
NINO FRASSICA & Los Plaggers Band
Tour 2000 | 3000
con Nino Frassica, Voce
Ivano Girolamo – Piano e Voce, Natale Pagano -Tastiere
Umberto Bonasera – Chitarra e Voce, Fabrizio Torrisi – Sax
Angelo Musumeci – Basso, Peppe Pullia – Batteria
Nino Frassica è accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concerto cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, etc…, fino a crearsi un’atmosfera di complicità e intesa, grazie all’inesauribile vérve comica dell’artista siciliano.
La scena foggiana al Teatro Giordano
25 febbraio 2024
Teatro dei Limoni
BUKOWSKI
A night with Hank
testo D. Francesco Nikzad
voci f.c.– Leonardo Losavio, Francesca De Sandoli, Letizia Amoreo, Maria Chiara Giannetta
elementi scenici – Michele Ciuffreda, D.F. Nikzad, Vito Scudo
editing audio/grafica – Roberto Moretto JRStudio
assistente alla regia Maria Chiara Giannetta
musiche originali Antonio Catapano
diretto e interpretato da ROBERTO GALANO
Io non sono Bukowski. Charles non era Bukowski. E nessuno sarà mai Bukowski. C’è qualcosa nascosto, protetto dai litri di alcol che marciscono nel fegato, dalle scopate, dalle perversioni e l’odio per un mondo pieno di figli di puttana. Qualcosa di così puro che può appartenere solo a un angelo. Ma gli angeli non esistono, e se esistono hanno le ali di carta che si bagnano alla prima goccia di pioggia. Esiste, invece, una notte che divide il mito dello scrittore dal fragile ubriacone perdente. Una notte sola. Soltanto lui e il suo piccolo uccello azzurro nel cuore. Una notte con Hank.
16 marzo 2024
Teatro della Polvere – produzioni AVL
Michele De Virgilio
CAFONI. UN RACCONTO MUSICALE
testo Michele De Virgilio, Mario De Vivo
con Michele De Virgilio, Stefano Corsi, Simona Ianigro
musica dal vivo Giovanni Mastrangelo – contrabbasso, Antonio Cicoria – suono percussione e tastiera, Enzo Pastore – eufonio e trombone, Andrea Pontone – chitarra e synt
musiche originali Antonio Cicoria
regia MICHELE DE VIRGILIO
In un piccolo paese del Tavoliere della Puglia, come ogni mattina, un’anziana bracciante si cinge il capo con un fazzoletto nero, si chiude la porta di casa alle spalle salutando una foto di Giuseppe Di Vittorio e s’incammina lungo il viale del paese, stringendo un mazzo di fiori freschi tra le mani: va verso il cimitero.
Una mattinala donna si accorge che in un angolo di terra sconquassato era stata piantata una croce con scritto: sconosciuto. Era stato seppellito un ragazzo straniero, probabilmente un bracciante stagionale col corpo martoriato. Nell’anziana bracciante riaffiorano i ricordi delle umiliazioni subite nei campi e in un gesto di pietà, tra l’incredulità dei compaesani, decide di dare una sepoltura da “cristiano” al quel ragazzo, vittima del nuovo caporalato, trasformando la tomba di uno sconosciuto in un sacrario dedicato ai caduti nella guerra nei campi.
26 marzo 2024
Officina teatrale Teatro dell’Accorgersi / Teatro Tommaso Traetta
BAR FLORIDA
testo Vittorino Curci
musiche Vincenzo Mastropirro
in scena Pino Casolaro e i musicisti Vincenzo Mastropirro con l’Ermitage Ensemble
scenografie Nicola Delli Carri
adattamento teatrale e regia PINO CASOLARO
Immaginabili frequentatori di un qualche “bar Florida”, tipico di molti paesini dell’Italia degli anni della ricostruzione e del boom economico, attraversano la scena e abitano il bar dandogli vita. L’artista, l’uomo strambo del nord, il meccanico chiacchierone e nostalgico del sud, compongono e descrivono, con l’ironia e la saggezza impastata di dolore della gente più umile, la memoria di un’intera nazione, muovendosi tra scenografie sospese e spazi che non sono solo del palcoscenico.
Tra loro il poeta, che insieme alla banda musicale trasforma in storie narrate quei frammenti di vita che esprimono il senso di appartenenza ad una comunità che è luogo e storia insieme, e dunque memoria, “paese”, per dar vita ad un racconto più che mai attuale, in cui chi narra è anche narrato.
“Io intanto – è il poeta a parlare – mi lascio andare. Nessuno ci fa caso. È solo un momento…. di due bambini che si raccontano canzoni, di un marito che accontenta la moglie, di una figlia che ritorna a casa, di tre versi che sono dimore / su una striscia / di mare.”.
28 aprile 2024
Piccola Compagnia Impertinente
CENERE’
Liberamente tratto da “La Gatta Cenerentola” di R. De Simone
con Pierluigi Bevilacqua, Lea Berardi, Francesca Camplese, Tonia Casalucci, Asia Correra, Michele Correra, Elena La Riccia, Samanta Leila Macchiarola, Mario Mignogna, Celeste Morese, Veronica Ricucci, Arturo Severo
vocal coach Rosa Ricciotti
un ringraziamento speciale a Dario Romano e Rita Guaspari
adattamento e regia PIERLUIGI BEVILACQUA
Un grande classico del teatro italiano rivisitato ed adattato attraverso una partitura teatrale che nulla toglie alla forza evocativa dell’originale. Una sfida complessa in cui gli spunti di modernità si affacciano prepotenti attraverso le caratteristiche umane dei personaggi insite nella drammaturgia. Un racconto che, attraverso la grande capacità espressiva di un linguaggio popolare, rivela in sé la forza estrema di una storia universale.
9 maggio 2024
Compagnia Teatrale Palcoscenico
NIENTE DA DICHIARARE?
di M. Hennequin-Veber
regia DINO LA CECILIA
Rappresenta il teatro comico di fine ‘800 e inizi ‘900 che è caratterizzato dalla fioritura di vere e proprie “macchine” comiche. In questa commedia osserviamo un insieme di personaggi che, nonostante i vizi e le ipocrisie, risultano simpatici proprio per le “magagne” che combinano. Essi agiscono all’interno di alcune convenzioni sociali che vengono, però, disattese di nascosto. Questo contrasto tra regole pubbliche e imbrogli privati é la premessa di molteplici situazioni ricche di equivoci, espresse in un testo divertente e piccante ma affrontato con un linguaggio misurato e di buon gusto. La signora ed il sig. De Rosa, famiglia dell’alta borghesia, realizzano un matrimonio favoloso per la figlia primogenita con un ricco nobile uomo e desiderano tanti nobili nipotini. Ma non hanno fatto i conti con un maledetto doganiere