Stamattina Rodwale, 24enne cittadino del Congo e neounivesitario di Scienze umanistiche a Foggia, sarà ricevuto dalla sindaca Maria Aida Episcopo: per porgergli “le più sentite scuse della città”. Rod, come ormai lo chiamano le persone che da qualche giorno l’hanno circondato di affetto e di attenzioni, è infatti suo malgrado finito al centro di una disavventura al suo arrivo in città.
Solo e disorientato, aiutato solo dalla lingua italiana che parla con buona disinvoltura, il giovane africano cercava un posto dove dormire, ma alla reception di vari alberghi gli avrebbero risposto che non c’era disponibilità per quella notte. Amareggiato, il ragazzo ha continuato a vagare sul viale della Stazione e in zone limitrofe. Qualcuno l’ha notato e gli si è fatto incontro: una signora gli offriva una branda dove trascorrere la notte, in cambio di 40 euro. Ma qui la prima sorpresa: “Alle 4 del mattino – ha raccontato Rod ai consulenti dell’ufficio Student Car dell’università foggiana – sono stato svegliato, qualcuno mi ha intimato di versargli altri 20 euro altrimenti avrei dovuto andarmene”. Il 24enne decide di lasciare quel luogo, ma quando recupera le sue valigie le trova aperte: all’interno non c’erano più scarpe, vestiti e 200 euro ovvero tutto il denaro nelle sue possibilità.
Rod finisce così su una panchina, la mattina dopo decide di recarsi all’università che sta già chiudendo i battenti per la pausa natalizia, ma un angelo custode finalmente lo trova. E non solo uno: davanti a Rod per sua fortuna si apre una rete d’accoglienza che non lo perde più di vista. Alcuni docenti si autotassano per pagargli una notte in albergo, il giorno dopo si aprono per lui le porte dello Studentato dell’Adisu in via Guglielmi, totalmente vuoto perchè gli studenti sono tutti via. Ottiene anche un posto per mangiare alla Caritas. Ma anche qui la rete della solidarietà si estende ancora, da ieri Rod è ospite “a tempo indeterminato” di un ristoratore del centro che lo rifocillerà fino a quando, alla ripresa dell’attività didattica, non si troverà una soluzione. Nel frattempo la donna che aveva circuito il ragazzo è stata individuata dalla Squadra mobile: una bulgara che agisce nei pressi della stazione. (fonte gazzetta del mezzogiorno)