Un bilancio dell’esperienza del Pronto Intervento Sociale – la cui Centrale Operativa ha chiuso le sue attività il 30 novembre – e una riflessione sulla povertà e sulle situazioni di bisogno e fragilità a Foggia, in un contesto di solidarietà attiva e riuscita integrazione tra Istituzioni, terzo settore, parrocchie e umanità che non conosce barriere, pregiudizi, divisioni.
I locali in via Scillitani 17 hanno ospitato ieri un incontro che ha visto per la prima volta l’esordio di Simona Mendolicchio come assessora ai Servizi sociali, insieme alla sindaca Maria Aida Episcopo, alla dirigente Serafina Croce e a una rappresentanza di persone che in questi mesi sono riuscite ad avere un pasto caldo, un riparo dal freddo e dal caldo, un’opportunità e la possibilità di una rinascita.
Domenico La Marca, coordinatore del progetto, lo ha illustrato nei contenuti e nelle attività, dall’accoglienza alla mensa, dalle attività di laboratorio all’assistenza, dall’unità mobile all’unità di strada, rimarcando il ruolo centrale del Comune nel percorso di partnership come Ente capofila avviato nella precedente gestione commissariale, nel coordinare e sollecitare una rete virtuosa che opera con discrezione ma in maniera articolata (nel solo mese di novembre sono state distribuite 362 colazioni, 377 pasti tra pranzi e cene nelle varie strutture preposte in città, e altri 157 pasti sono stati distribuiti presso la mensa dell’Immacolata).
Il sociologo Roberto Lavanna ha presentato una ricerca su poveri e povertà a Foggia, condotta insieme al giornalista Emiliano Moccia e che sarà un utile riferimento in attesa della nascita di un vero e proprio Osservatorio che fornisca dati necessari per la comprensione di disagi purtroppo sempre più diffusi, e per garantire risposte concrete a persone e famiglie sempre più numerose che hanno bisogno di un aiuto.
L’assessora Mendolicchio ha ringraziato quanti operano in questo ambito, e assicurato il suo impegno e quello dell’amministrazione “nel non lasciare indietro nessuno”, sottolineando nel contempo quanto sia importante il sostegno “a partire anche dalle più piccole azioni come piccole gocce che insieme formano l’oceano, e senza le quali quell’oceano sarebbe più piccolo e mancherebbero”.
La sindaca Episcopo ha sottolineato un’altra povertà che andrebbe affrontata, “quella di chi non vede altre povertà” e quindi nega criticità, emergenze, considerazione e dignità a persone e situazioni che necessitano invece di comprensione e condivisione. “Dobbiamo camminare nei problemi per cercare di risolverli” ha continuato, “e sarà importante anche sia la sapienza nel predisporre progetti e non farci sfuggire occasioni preziose, che il collegamento con la Regione Puglia e pure con il Governo nazionale – che in campagna elettorale l’opposizione di centrodestra aveva garantito -. La sindaca ha ringraziato le parrocchie per l’opera svolta, e ribadito che l’esperienza del PIS deve proseguire, affrontando le problematiche emerse in questa prima fase per essere ancora più inclusiva.
“La differenza la fa l’indifferenza”: le parole pronunciate da don Luigi Ciotti a Manfredonia hanno chiuso l’incontro che ha segnato l’inizio di una nuova stagione, di contrasto anche e soprattutto all’indifferenza.