Il primo Consiglio Comunale del nuovo corso amministrativo consegna un momento di riflessioni che il capogruppo dei Fratelli d’Italia Claudio Amorese ha voluto condividere con la città.
Secondo il giovane dirigente ed ex assessore è il momento della responsabilità e della ripartenza amministrativa: Fratelli d’Italia, come spiega Amorese, vuole svolgere un ruolo di opposizione costruttiva e propositiva.
“Nel primo Consiglio Comunale come segnale di fair-play istituzionale non abbiamo contrapposto una candidatura a presidente del Consiglio Comunale lasciando alla maggioranza la scelta che è ricaduta sulla consigliera Lia Azzarone alla quale formuliamo auguri di buon lavoro. Il gruppo è orgoglioso invece dell’elezione della nostra consigliera Concetta Soragnese a vicepresidente del Consiglio, un profilo istituzionale di donna preparata e professionale adeguata al ruolo garanzia di terzietà”, ha spiegato.
Ed ha aggiunto.
“Vogliamo improntare l’azione amministrativa alla coesione sociale e all’interesse della città e delle sue problematiche partendo dal regolare funzionamento dei servizi essenziali quali il trasporto pubblico, la raccolta dei rifiuti, la sosta tariffata, la pubblica illuminazione, le strade ed i marciapiedi e così via. Un ruolo di puntuale controllo orientato alla soluzione dei problemi e alle richieste dei cittadini non dimenticando le periferie e le borgate, non trascurando le categorie sociali che soffrono disagi economici e di inclusione. I temi della legalità, della trasparenza, della sostenibilità in termini di ambiente e mobilità, della promozione culturale, dell’inclusione sociale, della necessità di infrastrutture e di impiantistica sportiva, della rigenerazione urbana e così via saranno il nostro riferimento per contribuire al miglioramento della nostra città.In questo contesto Fratelli d’Italia come principale forza di opposizione e in armonia con la coalizione di centrodestra ha dichiarato chiaramente disponibilità alla maggioranza consiliare in termini di collaborazione istituzionale ma l’opposizione sarà ferma e intransigente anche perché la Sindaca ha proposto un programma elettorale impegnativo, ampio, una sorta di libro dei sogni che genera grandi aspettative e che monitoreremo puntualmente. Siamo e rimaniamo alternativi a questa maggioranza di centrosinistra. In questo contesto non possiamo però non evidenziare le prime e forti contraddizioni della maggioranza.
In primo luogo l’esecutivo è a guida Partito Democratico in tutte le caselle strategiche e di gestione del potere. Il movimento 5 stelle è ruota di scorta e ha manifestato grande turbamento, fino alla notte dei lunghi coltelli prima del Consiglio in cui alla minaccia della Sindaca di rassegnare le dimissioni vi è stata la “spartizione” delle poltrone in barba a tutti i principi e i totem di moralità del movimento 5 stelle i cui consiglieri annichiliti sono stati silenziati sin da ora sulla gestione e che ieri hanno annunciato apertamente ma ingenuamente ai colleghi del PD che d’ora in poi dovranno ragionare con loro e non con le segreterie per far passare i punti all’ordine del giorno. Un clima che non fa ben sperare sui buoni propositi annunciati. Il campo non è più largo ma strettissimo e tutte le liste collegate sono state messe nel dimenticatoio il minuto dopo l’elezione della Sindaca.
La Giunta è costituita da persone i cui curriculum, tranne in un paio di casi, non hanno le competenze richieste rispetto alle deleghe assegnate mentre la Sindaca ci aveva annunciato profili altissimi calibrati sui ruoli previsti. Ciò nonostante non abbiamo pregiudizi sugli uomini e sulle donne individuate, alcuni dei quali conosciamo personalmente, e li giudicheremo sugli atti e sulle azioni consci che il compito è gravoso.
Inoltre non è da trascurare la nomina di alcuni assessori in accordo direttamente con le segreterie baresi dei partiti e soprattutto di un assessore della Giunta del Comune di Bari (peraltro con le deleghe più strategiche di una città quali i lavori pubblici e l’Urbanistica) ci dà la conferma che avevamo ragione a sospettare di essere etero-guidati ancora una volta da Bari in barba agli interessi della nostra città, un ‘Baricentrismo’ plateale per tutelare evidentemente interessi altrui. È impensabile che nella nostra città e nella nostra provincia non vi siano professionisti e tecnici adatti allo stesso ruolo. La partita delle europee e delle prossime regionali evidentemente è un boccone troppo ghiotto per i baresi che per le loro lotte interne, in particolare tra Partito Democratico e Movimento 5 stelle, rischia di incidere sulle sorti della nostra città.