Più trasporti e più spazi per la didattica e lo studio. La neo sindaca Maria Aida Episcopo ha incontrato il rettore dell’Unifg, il prof Lorenzo Lo Muzio con i vertici di Ateneo e i vari delegati e ha scoperto i deficit pubblici di Foggia, che stenta a diventare una reale città universitaria.
Nel corso del colloquio mattutino la prima cittadina ha confermato la volontà già espressa dal commissario straordinario del Comune di Foggia Vincenzo Cardellicchio. L’ex distretto militare, la Caserma Ordine, per anni occupata dalla emergenza abitativa, oltre ad un museo da tempo previsto in Regione Puglia per i reperti archeologici trafugati dai carabinieri potrebbe ospitare aule e sale studio per i ragazzi.
È ancora prematuro invece coordinare un lavoro congiunto per le aree del quartiere fieristico, per la cui cessione da parte del Comune di Foggia molto aveva lavorato il rettore Pierpaolo Limone con la scorsa amministrazione, poi sciolta per mafia.
“Abbiamo ripreso i rapporti col sindaco, nella persona della professoressa Episcopo, che per anni ha avuto relazioni con l’Unifg sia come professoressa a contratto sia come difensore degli studenti”, ha detto il magnifico.
Positiva Episcopo. “Plauso ed encomio all’Ateneo per i risultati tanto da essere sul podio per la ricerca e per la qualità dell’offerta formativa – ha rimarcato -. Ho sempre osservato nell’impegno di questa università quanto fosse centrale lo studente per le esenzioni lautamente accordate ma anche per l’assistenza ai ragazzi con disabilità. Va un apprezzamento notevole per quanto sia centrale la motivazione allo studio di questo bel polo universitario. Sono stata docente a contratto a Medicina per diversi anni e sono stata difensore degli studenti, ero nel Consiglio di disciplina. In questo alveo non c’è una giustapposizione tra scuola e università e devo riconoscere dei meriti sia alle dinamiche di orientamento che non sono mai diagnostiche ma sono anche di tipo esperienziale sia alla didattica con le amplissime possibilità di formazione”.
“Come sindaca ho il dovere di ascoltare gli studenti. Le associazioni lamentano alcuni disagi, vanno implementati i trasporti che dalla stazione arrivano nei vari plessi”
La sindaca da ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale ha ricordato come il nuovo reclutamento dei docenti italiani sia soggetto ai metodi di valutazione e assegnazione dei crediti proprio da parte delle università. Anche Unifg offre al mondo della cultura sessioni specifiche di apprendimento grazie all’invio di personalità di spicco.
“Ricordo le giornate per la legalità, che sono un accapo fondamentale e trasversale anche per l’ente. Ebbero successo e affermazione. Come sindaca ho il dovere di ascoltare gli studenti. Le associazioni lamentano alcuni disagi, vanno implementati i trasporti che dalla stazione arrivano nei vari plessi. Ci piacerebbe incrementare il numero di posti dedicati ai fuorisede, ne parleremo con la Regione. Possiamo vantare un aeroporto e speriamo che l’indotto possa fare circolare l’economia. La casa comunale è aperta all’università, sarete un partner di affiancamento diretto per delle esperienze pratiche. Con la nostra squadra presteremo molta attenzione ai bisogni culturali della nostra città”. Infine una battuta sulla possibilità che possa pescare i nuovi assessori proprio da Unifg: “Perché no”.
Ha parlato di Civic university il prof Danilo Leone che ha citato Nicola Tesla. “La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”.
Emanuela Vocino invece, rappresentante degli studenti, ha fatto un po’ il punto dei problemi che deve affrontare chi sceglie di laurearsi a Foggia. Pochi spazi e trasporti pressoché assenti.
Le sale della Città del Cinema ospitano ben 4 corsi di laurea, ma a fare lezione lì è complesso per i ragazzi e le ragazze. Poche le corse, con fermate spesso distanti dal luogo universitario.
“Servono più trasporti, Unifg è dislocata in tutta la città e non tutti gli studenti possono avere dei mezzi privati. Anche quando li abbiamo c’è il problema del parcheggio, possiamo avere la convenzione circoscritta l’aerea delle lezioni, ma spesso quell’area è già occupata e non basta”.