Si è tenuta oggi alla Camera la dichiarazione di voto finale sul Ddl Cibo sintetico. Il disegno di legge è stato approvato e prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali (Approvato dal Senato) e dell’abbinata proposta di legge: Carloni ed altri C. 746.
In aula è intervenuto Giandiego Gatta, parlamentare manfredoniano di Forza Italia. “Una decisione di vitale importanza per il nostro patrimonio agroalimentare: dobbiamo decidere se consentire che nei supermercati, nei ristoranti e sulle tavole degli Italiani vi siano prodotti che qualcuno pretende di poter definire ‘carne’ e che carne non sono. Questa decisione incide profondamente sulle nostre tradizioni culturali, sull’innovazione e sulla coerenza europea: l’Unione Europea deve comprendere che l’agroalimentare italiano è un pilastro fondamentale del nostro Paese e che il nostro Paese è un pilastro fondamentale dell’Europa e che la difesa del nostro patrimonio agroalimentare è, quindi, non solo una priorità economica ma anche una questione culturale e identitaria”.
E ancora: “La coltivazione in laboratorio di proteine è una tecnologia che, secondo alcuni, prometterebbe una produzione alimentare sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e la sofferenza degli animali; tuttavia è innegabile che sia ancora in fase di sviluppo e studio e ci sono questioni cruciali che devono essere affrontate. Ci sono preoccupazioni, dunque, legate non solo alla protezione delle tradizioni gastronomiche italiane, ma anche alla sicurezza alimentare e alla salute umana. Siamo davvero sicuri che i cibi ‘sintetici’ siano la migliore alternativa rispetto alla carne vera e che non sia solo un modo per invadere una porzione di mercato con messaggi ingannevoli a scapito di consumatori? Per questo, il nostro impegno è e rimane quello di proteggere i nostri cittadini, il nostro patrimonio e di contribuire a un futuro alimentare sostenibile per l’Europa”.