“La decisione di determinare con le nostre dimissioni lo scioglimento del Consiglio comunale, contestualmente a quelle di altri consiglieri comunali facenti inizialmente parte della maggioranza, è stata frutto di una decisione che abbiamo ritenuto doverosa e non più rinviabile esclusivamente per il bene della Città”. Lo riportano in una nota gli ex consiglieri comunali di minoranza Massimo Ciuffreda e Mariarita Valentino del Partito Democratico, Raffaele Fatone e Gianluca Totaro del Movimento 5 stelle, Giulia Fresca di Manfredonia Nuova, Michele Iacoviello e Gaetano Prencipe di Molo21, Francesco Schiavone di Progetto Popolare e Maria Teresa Valente di Con Manfredonia.
Il commento arriva all’indomani della caduta dell’ormai ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice mandato a casa da 13 consiglieri comunali, i nove storici della minoranza più tre di Forza Italia e una di “Io voto Gianni”.

“Non si poteva continuare – proseguono – ad assistere inermi al vero e proprio stato di paralisi amministrativa in cui versa il Comune di Manfredonia a seguito della grave e insanabile crisi insorta nei rapporti tra il sindaco e alcune forze politiche di maggioranza, con conseguenti dimissioni e revoche di deleghe assessorili, che ha peggiorato ulteriormente la situazione già deficitaria di una compagine amministrativa, sindaco e Giunta comunale, che sin dall’inizio si è dimostrata del tutto impreparata e inadeguata per affrontare i problemi e le opportunità che si presentano quotidianamente a chi amministra una città”.
La vecchia opposizione poi ricorda: “Anche chi tra noi era dell’idea che occorresse evitare al Comune un ulteriore periodo di commissariamento si è dovuto ricredere, ritenendo che la cosa migliore da fare fosse quella di mettere fine a questa infausta esperienza amministrativa, fare in modo che si potesse tornare a votare all’inizio del mese di giugno, in occasione delle elezioni al parlamento europeo, e così scongiurare conseguenze anche peggiori per la città”.
E concludono: “La compattezza da noi mostrata sin dall’inizio nello svolgimento del nostro ruolo di opposizione, compreso la decisione oggi adottata di dimetterci insieme dalla nostra carica di consiglieri comunali, riteniamo possa di per sé essere garanzia di una nuova fase di impegno unitario per dare alla nostra amata città un’amministrazione all’altezza dei problemi e delle sfide che l’attendono”.