Sono state pubblicate dalla gazzetta del mezzogiorno alcune intercettazioni dell’inchiesta sulle presunte truffe per incidenti stradali mai avvenuti a Foggia. Come anticipato da l’Immediato, gli arrestati sono quattro, i fratelli avvocati Alessandro e Michele Mongelli insieme ad Antonio Stanchi e Michele Tricarico. Obbligo di firma per una quinta persona.
Tutto sarebbe partito dalla denuncia di un notaio al quale i legali avrebbero presentato falsi documenti. Ci sono poi le conversazioni captate dalla squadra mobile ad aggravare il quadro accusatorio tutto da verificare in sede processuale con il contraltare della difesa.
“L’ascolto delle conversazioni degli avvocati Mongelli – riporta gazzetta con riferimento ad un rapporto informativo della squadra mobile – fa comprendere come la loro attività professionale predominante sia quella di costruire falsi sinistri per ottenere risarcimenti indebiti”.
Ecco la conversazione del 29 giugno scorso intercettata tra Michele Mongelli e una cliente, “in cui il legale suggerisce alla signora come inscenare un falso incidente stradale riferendo di avere già disponibile un’auto per simulare il falso tamponamento”.
Cliente: “Avvocato, mia figlia e il bambino stavano con il monopattino, mia figlia non ha visto una busta per terra e si sono cappottati: al bambino si è gonfiata la gamba destra”. Avvocato: “Allora, signora adesso non dire che è caduta con il monopattino; dille che è stata investita con il monopattino”. Cliente: “Investita?”. Avvocato: “Eh, da una macchina: dille che i dati li tiene l’avvocato, se te lo dovessero chiedere. Ok?”. Cliente: “Sì”. Avvocato: “Dille così, non dicesse che è caduta da solo se no non prendiamo niente. Dille come ti ho detto io, che stava sopra il monopattino, è stato tamponato da dietro da una macchina”. Cliente: “Da dietro?”. Avvocato: “Che già la tengo io” (riferito alla macchina, secondo la polizia, ndr). Cliente: “A posto”. Avvocato: “Statti tranquilla così pigliamo qualcosa, ciao”.
La squadra mobile ha acquisito il referto stilato in pronto soccorso “da cui si evince”, annotano i poliziotti, “che la madre riferì che il figlio era stato vittima di un incidente stradale, così come istruita dall’avv. Michele Mongelli”.
Secondo una nota stampa diramata dalla Polizia di Stato, i quattro sarebbero accusati di falsità materiale ed ideologica, false attestazioni a pubblico ufficiale, fabbricazione di documenti falsi e false testimonianze.
Secondo l’accusa, i due avvocati avrebbero assoldato altre tre persone convincendole, dietro retribuzione, a rendere false dichiarazioni al pubblico ufficiale in merito alla loro identità e a incidenti stradali mai avvenuti, presentando anche falsi documenti. In questo modo avrebbero ottenuto sui propri conti correnti risarcimenti liquidati da Giudici di Pace per sinistri stradali inesistenti, secondo quanto poi emerso dalle indagini. Nel corso dell’attività investigativa sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari anche ai supporti informatici degli indagati e sarebbero emersi ulteriori indizi di colpevolezza.
“Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari – riporta una nota stampa della Questura di Foggia -. Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’autorità giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva”.
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