Ci credono convintamente nel Pd di Foggia. “La partita delle comunali si può chiudere al primo turno”, è il mantra. Alla presentazione della lista dem in supporto di Maria Aida Episcopo candidata sindaca del campo largo progressista i candidati e le candidate consiglieri hanno avuto il sostegno del segretario regionale Domenico De Santis, dell’ex segretario nazionale Nicola Zingaretti e del governatore Michele Emiliano, oltre del vicepresidente regionale Raffaele Piemontese e del segretario provinciale Pierpaolo D’Arienzo.
Ospiti in prima fila tanti sindaci dalla provincia, il presidente della Provincia Giuseppe Nobiletti e l’ex candidato sindaco del 2019, l’ingegner Pippo Cavaliere. La lista è un mix di innovazione e di esperienza matura. Ecco le 32 proposte: Alice Amatore 26 anni fedele agli ideali del PD, Donato Giuseppe Ambrosio dipendente FPT sindacalista Fim Cisl, Titty Augelli storica militante dem, Lia Azzarone, Rosa Bizzarro ex docente del Pacinotti, Sandro Brescia formatore e operatore in una società di recupero, Maria Buonarota insegnante ed ex ricercatrice del settore Trasporti, Mario Cagiano Foggia ha bisogno di più padri e più madri e meno padroni, Maria Pina Ciccone, Maria Rosaria De Santis ingegnera e prima presidente donna di un ordine professionale al Sud, Francesco de Vito ingegnere e pompiere, Lino Dell’Aquila ex capogruppo per cui è importante “liberare Foggia dalla cappa”, Davide Emanuele per cui “siano stati i primi nel 2019 a dire che il primo problema di Foggia è la mafia anticipammo lo scioglimento, la città sta perdendo giovani, l’impegno che voglio prendere è poter dire a mia figlia tra i 10 anni che può restare qui, abbiamo solo bisogno di impegnarci con la forza e con l’amore”, Stefano Florio, Domenico Galante veterinario allo Zooprofilattico, Idro Carmine Maiorano secondo cui “questa volta non possiamo sbagliare dobbiamo fare dimenticare l’amministrazione Landella, dobbiamo evitare i compromessi” Gabriele Mansolillo artista che vuole “mettere del colore in queste macerie”, Renato Clemente Martino delegato Coni, Arbry Merkai secondo cui “abbiamo già vinto perché Marida Episcopo è una persona perbene”, Sabrina Scopece imprenditrice agricola vitivinicola, Michele Norillo, Rachele Occhionero, docente, Annarita Palmieri, Luigi Pegna dipendente Ataf e sindacalista, il medico Italo Pontone, Giuseppina Rizzi funzionaria di una società partecipata, Gianluca Ruotolo, Nicola Sannicandro dirigente ospedaliero infermieristico, Annalisa Sarni promotrice finanziaria, Michele Trivisano, Gianluca Zoppo avvocato civilista.
Ottimista Piemontese, che ha rispolverato un vecchio slogan dalemiano ricordando i risultati del Gino Lisa. “Pierpaolo D’Arienzo è l’esempio di un Comune che ha saputo voltare pagina. Da comune sciolto per mafia e sempre sulle prime pagine ad Foggia oggi è capitale della cultura pugliese, Foggia deve diventare una città normale, una grande città del Sud che deve più avere nulla da invidiare, Foggia non ha più tempo, se dovessimo sbagliare questa opportunità non daremo una prospettiva di futuro, abbiamo un’unica chance: far sì che sin da subito dal primo turno si possa scrivere una pagina nuova con Maria Aida Episcopo, che è una donna che dopo aver fatto carriera nel suo settore vuole dedicare un pezzo della sua vita alla città. Il nostro impegno per Foggia sarà decuplicato come Regione”.
Dal suo canto Zingaretti ha elogiato il campo largo. “Tutte le opposizioni devono unirsi se vogliono davvero creare una alternativa a questa destra. Foggia è un laboratorio. Nella mia regione, il Lazio, e in Puglia abbiamo fatto a capocciate con il M5S ma la storia ci ha detto che avevamo ragione noi: un grande progetto unitario, come quello messo in campo a Foggia, serve non solo a vincere le elezioni ma ad essere credibili unendo le differenze”. Per Zingaretti la parola d’ordine è stata “speranza”.
Il presidente Emiliano si è detto “pronto a lavorare già dal 24 ottobre con la nuova sindaca di Foggia”: “Il popolo del Partito Democratico – ha rimarcato – è capace di grandi cose perché è stato in grado di invertire la rotta nella nostra regione. La città di Foggia si aspetta tantissimo da noi. Conosce e vive la stessa rabbia che vent’anni fa si percepiva in tutta la Puglia, quando per i pugliesi era perfino mortificante dire la propria provenienza. Questi anni non hanno aiutato: non so con quale coraggio – dice Emiliano riferendosi al centrodestra- abbiano presentato le liste dopo lo scioglimento”.
La candidata sindaca, visibilmente commossa per l’ovazione della comunità democratica riunitasi al Teatro del Fuoco, non ha avuto dubbi: “Vinceremo, e non sarà una vittoria individuale bensì sarà la vittoria di tutta la città. Tra i bellissimi capoluoghi di provincia della Regione Puglia ci sarà una nuova Foggia: una nuova Foggia turistica, sostenibile, inclusiva, che abbia una visione, una prospettiva di crescita e degli obiettivi immediati”. All’appuntamento elettorale del 22 e 23 ottobre, ha sottolineato Episcopo, “ci presentiamo con una squadra coesa, unita, affettivamente interconnessa”. Episcopo, che ha svelato di aver votato proprio per Zingaretti alle primarie del 2019, ha chiesto ai candidati e ai simpatizzanti “di essere tenaci e pugnaci fino all’ultimo voto”.
A Lia Azzarone e Davide Emanuele il compito di trainare, dalle loro posizioni dirigenziali il partito. “Abbiamo costruito questa coalizione in totale serenità e la scelta di Maria Aida Episcopo ci rappresenta tutti, ha una forte propensione al dialogo e all’ascolto, è una donna. La nostra squadra intende vincere e andare a governare Foggia,”, ha detto la presidente del PD pugliese.
“Non dobbiamo perdere troppo tempo, vogliamo già che il 23 pomeriggio tu sia la prima sindaca di Foggia- ha detto rivolto ad Episcopo De Santis- Foggia ha aspettato 3: gestazioni, ha bisogno di essere liberata con persone vere non per gestire il potere ma perché vogliono cambiare la città”.