I finanzieri della Compagnia di Cerignola hanno scoperto, nel corso delle attività di controllo economico del territorio, un parrucchiere che gestiva in città un centro estetico totalmente sconosciuto al Fisco. Il titolare dell’esercizio, che da qualche anno pubblicizzava la propria attività utilizzando anche i canali social, lavorava in maniera del tutto abusiva, in assenza delle necessarie autorizzazioni.
Durante il controllo, le fiamme gialle hanno rinvenuto, all’interno del locale, attrezzature e lampade speciali, prodotti di bellezza esposti per la vendita, strumentazione per la cura dei capelli, il listino prezzi dei trattamenti nonché agende con l’annotazione degli appuntamenti. All’atto dell’intervento è stato altresì individuato un lavoratore completamente “in nero”.
A seguito dei preliminari approfondimenti, è emerso che il parrucchiere risulta percepire indebitamente il reddito di cittadinanza. I finanzieri hanno avviato così un controllo fiscale finalizzato alla ricostruzione del reddito sottratto a tassazione e richiesto l’attribuzione d’ufficio di una partita Iva.
L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali.