Un medico su tre fugge dagli ospedali del sud per stabilirsi in quelli del nord dove la qualità del lavoro sembrerebbe migliore e dove evidentemente si guadagna di più non si fanno turni massacranti. Ma non tutti la pensano così. È il caso di Rossella Petrucci 33enne medico cardiologo di Foggia che dopo una breve parentesi presso l’ospedale di Ferrara ha deciso di tornarsene nella sua Puglia, e oggi è parte attiva dell’equipe medica di cardiologia dell’ospedale di San Severo dove l’abbiamo incontrata.
“Non è affatto vero che qui da noi si vive male. Il mio percorso scolastico è tutto made in Foggia, compreso gli studi universitari. Qui mi sono pure specializzata in cardiologia. Per due anni ho voluto provare l’esperienza lavorativa lontano da casa, mi sono trasferita a Ferrara ma la voglia di tornare ha prevalso, soprattutto il desiderio di poter curare la gente del mio territorio. Ed eccomi qui, contenta di riabbracciare la mia famiglia e lavorare a due passi da casa. Una bella sfida che mi auguro possa essere perseguita anche da altri giovani professionisti perché questo è un lavoro che si può svolgere ovunque, anche nella nostra provincia. Per me non è solo una sfida ma anche e soprattutto un piacere. La differenza tra la sanità del nord e quella del sud? Qui da noi c’è molta più umanizzazione ma meno risorse”.
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