Prime strategie incrociate tra i vari candidati sindaci del Comune di Foggia. Nel campo largo progressista sono almeno due le consapevolezze tra i pentastellati.
La prima riguarda la possibile “zavorra”, come la chiamano, dei candidati Pd di punta, quasi tutti provenienti dal passato. “Chi vuole attaccare la nostra candidata Maria Aida Episcopo può dire che è accompagnata da candidati consiglieri bolliti. Non c’è solo Italo Pontone. Quale cambiamento possono rappresentare? Ecco perché dovremo cambiare paradigma e Giuseppe Conte ci aiuterà a farlo”, dice un cinque stelle di vertice, ricordando i tre appuntamenti con gli esponenti nazionali, tra cui anche Chiara Appendino.
La seconda consapevolezza riguarda la poca esperienza di Episcopo nell’ars oratoria politica soprattutto quando ci sono contraddittori forti o addirittura duramente polemici. Sia nel confronto televisivo sia al dibattito organizzato dall’associazione Panunzio su mafia e infiltrazioni è apparsa in difficoltà, incapace di difendersi.
La candidata, assai colta e pacata, non riesce a contrattaccare con tempismo o non vuole farlo per scelta, avendo deciso di perseguire una campagna elettorale seria e senza colpi bassi nei confronti dei competitor.
Episcopo, stando ai rumors, potrebbe persino decidere di non partecipare più agli incontri con gli altri candidati sindaci, laddove i moderatori non dovessero riuscire a supportare le regole minime di comportamento.
A tal proposito, dopo il botta e risposta con il candidato civico Giuseppe Mainiero, quest’ultimo ha continuato a porre nuovi temi e nuovi nomi. Dalla funzionaria di ‘Am Service’ Pina Rizzi, candidata nel Pd, ad Antonello Di Paola che fu il delegato di Landella nel CdA di Amiu Puglia, oggi candidato nella lista ‘Tempi nuovi’.
“La pretesa di zittirmi con argomentazioni inesistenti denota solo un notevole nervosismo e una scarsa confidenza con la dinamica democratica. E, mi permetto di aggiungere, poca consapevolezza del momento drammatico che sta vivendo la città. I foggiani devono sapere chi si candida ad amministrare e con quali ‘compagni di viaggio’ vuole farlo. La candidata del Partito Democratico è infastidita da tutto questo? È allergica al confronto? Mi dispiace, ma ai foggiani bisogna dire la verità. Se Maria Aida Episcopo invece intende tenerla nascosta è un problema suo, non mio”, ha ribattuto l’ex meloniano.
Secondo più di un osservatore, la campagna elettorale sarebbe entrata nella fase del tutti contro tutti. E forse si possono fare alcune previsioni: Raffaele Di Mauro non dovrebbe attaccare più Mainiero ma Episcopo dal momento che il primo gioca ogni volta la carta vincente di Landella e quindi è meglio per Di Mauro cambiare avversario e strategia comunicativa. Nunzio Angiola resterebbe neutrale, mentre Antonio De Sabato potrebbe attaccare Episcopo per erodere quell’elettorato che è anche il suo.
Lo stesso Mainiero sembrerebbe orientato a bacchettare più Episcopo che Di Mauro perché è vero che spera nel voto disgiunto di Lega e molti altri, ma gli elettori di destra non possono essere bistrattati troppo. Secondo qualcuno Mainiero, come dimostrano tanti suoi candidati, pescherebbe più a sinistra soprattutto nei grillini delusi.
Domanda di fantapolitica: e se il suo fosse un piano, una volta arrivato al ballottaggio, per scalzare Episcopo e trovare poi in aula l’appoggio del solo M5S e dei civici emilianisti?
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