“In vista delle elezioni fissate per domenica 22 e lunedì 23 ottobre, qualche mese fa ho reso pubblica la mia disponibilità per una candidatura a sindaco di Foggia. Ritengo utile revocare questa disponibilità reputando, oggi, a circa otto settimane da un voto importantissimo per la nostra città, che questa scelta possa meglio favorire un progetto che sappia tenere unite, anche a Foggia, culture politiche e settori civici che hanno caratterizzato una stagione di progresso e di crescita in tutta la Puglia”. Lo riporta in una nota l’imprenditore Marcello Salvatori, una delle personalità indicate dal Pd per la candidatura a primo cittadino.
“Il mio era un sincero e leale contributo per orientare la rinascita della città con le mie esperienze, le mie competenze, il forte senso di appartenenza a una comunità cresciuta attorno ai valori del lavoro e della solidarietà. Ringrazio di cuore tutti coloro che, in questo breve percorso, hanno creduto nelle mie potenzialità, sia nel mondo dei partiti che in quello della società civile. Ho ricevuto tante manifestazioni di stima, sia in forma pubblica che privata, che mi hanno dato conferma che la nostra è una città viva, che ha voglia di cambiare e di essere riconosciuta per il reale valore della sua storia e della sua gente”.
Salvatori poi conclude: “Continuerò ad impegnarmi come so fare meglio, nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Qualora sarà ritenuto utile, molto volentieri andrò a collaborare con la futura amministrazione, mettendo in campo la mia esperienza e le mie idee di sviluppo della città. Faccio gli auguri a tutti i candidati, quelli già in pista e quelli che verranno, affinché possano esprimere al meglio tutto il loro potenziale e, per chi andrà a vincere la competizione elettorale, di guidare la nostra amata città con passione, intelligenza e visione del futuro”.
Per il centrosinistra – che dovrebbe vedere l’alleanza di Pd e Movimento 5 Stelle – il candidato dovrebbe essere Maria Aida Episcopo, fortemente caldeggiata dai pentastellati. Ma occhio anche a Pippo Cavaliere, forte delle sue battaglie legalitarie dopo lo scioglimento per mafia del Comune.