Covid. Nell’ultima settimana sentiamo nuovamente parlare di casi in aumento e di nuove varianti. Di riprendere a fare i tamponi e di coperture vaccinali. Cosa sta succedendo in Italia? Lo abbiamo chiesto alla professoressa Clelia Di Serio, ordinaria di epidemiologia e medicina statistica presso il San Raffaele di Milano. L’abbiamo incontrata nella sua Peschici, città di origine della dottoressa e luogo dove ogni anno trascorre le sue vacanze. “Il covid oggi non è facile da monitorare in quanto non si fanno più tamponi. I dati che riceviamo dicono poco o nulla, e questo significa che l’emergenza non c’è. I ricoveri nelle terapie intensive, oggi unico dato attendibile, al momento non destano preoccupazioni, e variano dall’0,8 al 1,2%, decisamente sotto la soglia di preoccupazione. Tuttavia – aggiunge la profssa Di Serio – si stanno sviluppando nuove varianti che fanno si che l’allerta è sempre alta. Si sta valutando se il nuovo vaccino ha la copertura per la nuova variante. Sembrerebbe di si”.
Basta con le vaccinazioni? “Assolutamente no, la vaccinazione resta uno strumento efficace soprattutto in una certa platea di pazienti, ad iniziare da anziani e immunodepressi. C’è da dire che la quarta dose in Italia ha avuto poca copertura, e non è superiore al 17%. Con i richiami dei vaccini influenzali, soprattutto in queste fasce fragili, sia necessario fare un richiamo anche per i vaccini anti covid”.
Ma le previsioni basate sui numeri quanto sono affidabili? “I numeri sono meno obiettivi di quello che si pensa. Quando leggiamo tumori in crescita o malattie in crescita bisogna stare bene attenti a come vengono misurati questi numeri. L’aumento delle malattie croniche e tumorali dopo la pandemia, in realtà non è una conseguenza del covid, ma perché in molti hanno evitato la prevenzione per paura di andare negli ospedali”. Situazione immunologica dopo il covid? “La parte immunologica al momento sembra suggerire che la patologia è endemica che non significa che la stessa non è pericolosa. In realtà si muore anche tanto di influenza. La copertura vaccinale deve essere ampliata sulle persone fragili”. Gli effetti collaterali del long covid hanno evidenza scientifica? “Certo. A volte sono stati confusi con effetti dei vaccini, ma non è così”.