“Il contrasto alle mafie prosegue con il perseguimento degli obiettivi storici. Non siamo all’anno zero. Abbiamo fatto un lavoro che non ha uguali. Oggi Cosa Nostra siciliana non è quella di trent’anni fa. Esiste e va contrastata ma ha una potenza minore. Lo stesso vale per la camorra”. Lo ha detto al Meeting di Cl il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, secondo cui “la realtà criminale più preoccupante resta la Ndrangheta e ci sono delle enclave territoriali sulle quali stiamo provando a concentrare l’attenzione su quelli che sembrano territori abbandonati su cui nessuno si interessa e che però mostrano efferatezza poco raggiungibile come la provincia di Foggia. Ma in questi trent’anni sono stati fatti tanti passi in avanti”, ha concluso.
“Non è un caso che il primo provvedimento del governo abbia evitato effetti in materia di 41 bis e l’ultimo ha provato a rimediare ad una interpretazione che si faceva strada a livello giurisprudenziale e restringeva l’uso di certi strumenti di indagine contro la mafia. Il lavoro prosegue ma mai dormendo sugli allori: combattere le mafie è come nuotare contro corrente”. (Ansa).