Scelto a caso e picchiato fin quasi alla morte. La squadra mobile della Questura di Foggia ha arrestato 5 persone, tre maggiorenni e due minorenni per l’aggressione del 24 giugno scorso ai danni di un 39enne migrante, regolare sul territorio italiano. La vittima è stata picchiata selvaggiamente in Piazza Mercato, cuore della movida, davanti a centinaia di ragazzi attorno alle 2 di notte.
Il 39enne stava bevendo davanti a un bar quando è stato accerchiato e colpito con calci e pugni. Uno degli arrestati gli ha scagliato anche una sedia addosso. La vittima ha provato a scappare ma è stata colpita ancora finendo a terra esanime. Un esercente della zona ha allontanato gli aggressori ma solo momentaneamente. Dopo qualche secondo, infatti, sono tornato in piazza sempre più incattiviti. Uno ha sputato verso il 39enne dal motorino, un altro gli ha inflitto un calcio alla testa, un altro ha ripreso le botte con il telefonino, un altro ancora ha spento la propria sigaretta sull’addome del malcapitato. Un breve filmato della violenza è poi circolato sulle chat.
“Dal video dell’operazione abbiamo dovuto tagliare alcune scene perché erano troppo cruente – hanno spiegato oggi il questore Ferdinando Rossi e il capo della mobile Mario Grassia durante una conferenza stampa -. La vittima è stata anche rapinata di una collanina e, successivamente, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Si è trattato di una delinquenza paramafiosa per affermare la propria fama criminale e prevalere sulla parte offesa. Abbiamo difficoltà a trovare altri moventi se non quello di voler controllare il territorio da parte degli arrestati per i quali sarà spiccato anche il Daspo”.
Il gip del Tribunale di Foggia ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre giovani poco più che maggiorenni, mentre il gip del Tribunale per i Minori di Bari, ne ha emessa un’altra per i due minorenni. I cinque sono sottoposti alle indagini preliminari in relazione ai reati di tentato omicidio e rapina aggravata.
“Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari – evidenzia come di consueto una nota della Questura di Foggia -. È doveroso rappresentare che gli arrestati, per questa vicenda, non possono essere considerati colpevoli sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna e che la loro posizione giuridica sarà oggetto di vaglio dell’autorità giudiziaria nel contradditorio tra le parti”.