“Senza il supporto della società civile è tutto inutile. Noi facciamo il nostro meglio ma per noi occuparci di sicurezza urbana rappresenta un sacrificio ulteriore. Nessuno deve dire che le forze di polizia trascurano questo territorio, ma abbiamo bisogno del supporto di tutti quanti voi”. Queste le parole del questore di Foggia, Ferdinando Rossi intervenuto questa mattina in conferenza stampa per commentare i cinque arresti per le violenze del giugno scorso in Piazza Mercato. Rossi si è rivolto alle famiglie affinché intervengano sui più giovani per evitare altre aggressioni in città. “In questo periodo la presenza di ragazzi in centro nei fine settimana va scemando, ma durante l’autunno e la primavera c’è grande affollamento”. Ed infatti proprio nei mesi scorsi, la movida foggiana è stata spesso scenario di gravi episodi di cronaca nera.
“Quello del 24 giugno macchia la città – ha evidenziato Rossi -, però è una vicenda risolta in pochissimo tempo per cui va fatto un plauso agli investigatori e ai procuratori di Foggia e del tribunale dei minori. È stata una risposta forte”.
“Questi giovani hanno infierito sulla vittima – ha ricordato il capo della squadra mobile, Mario Grassia -. Infatti i reati sono il tentato omicidio e la rapina aggravati da motivi abietti e crudeltà. Hanno sputato addosso alla vittima, l’hanno colpita con un calcio sulla testa mentre era a terra, uno addirittura le ha spento una sigaretta sull’addome”. Una violenza definita “paramafiosa”. Grassia ha spiegato perché: “Paramafiosa è un termine utilizzato dal gip per evidenziare il fatto che la violenza è stata compiuta solo per poter affermare la fama criminale e il controllo sulla piazza. Non c’è stata alcuna testimonianza, le indagini si sono basate sulla videosorveglianza e sulle attività di polizia giudiziaria coordinate in modo sagace dalla Procura di Foggia”.