Colpo al clan dei Montanari Li Bergolis-Miucci-Lombardone. Blitz stamattina dei carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal gip del Tribunale di Bari – a carico di cinque persone, di cui tre destinatarie del carcere e due, invece, della misura degli arresti domiciliari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha diretto e coordinato le indagini dei militari dell’Arma.
Si tratta di provvedimenti restrittivi emessi in fase cautelare nei confronti di cinque persone, tra cui il boss reggente del clan Enzo Miucci detto “U’ Criatur”, 40 anni, già detenuto per altre cause, allo stato, sotto un profilo gravemente indiziario, presunte responsabili – a vario titolo – dei gravi reati di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti nonché di possesso ed utilizzo illegale di apparati telefonici all’interno di istituti di detenzione, il tutto aggravato dall’agevolazione all’organizzazione mafiosa Li Bergolis-Miucci-Lombardone attivamente operante in area garganica.
Arrestati anche il braccio destro di Miucci, Matteo Pettinicchio, 38 anni, montanaro, attualmente detenuto, il viestano Claudio Iannoli detto “U’ Zannut”, 47 anni, attualmente detenuto, Davide Carpano detto “Il ciotto”, 32 anni, nato a Foggia e attualmente sottoposto ai domiciliari a Vieste e Mario Carpano, nato a Foggia nel 2001. Carcere per i primi tre, ai domiciliari gli ultimi due.
“La complessa ed articolata indagine in questione, sviluppata anche mediante strumentazioni tecniche da parte degli investigatori dell’Arma – riportano i cc in una nota stampa -, è in particolare scaturita a seguito dell’arresto di un 28enne, avvenuto a Vieste nel marzo 2021, sempre per reati di droga, per il quale lo stesso è già stato condannato, nell’aprile di quest’anno, in secondo grado, da parte della Corte d’Appello di Bari, ad una pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, oltre a 12.000 euro di multa. A seguito dei successivi approfondimenti derivanti da tale operazione di polizia giudiziaria dalla quale derivò il sequestro di circa un etto di cocaina, le investigazioni svolte hanno quindi consentito di ricondurre tale condotta criminale, apparentemente estemporanea, ad un contesto più ampio legato al controllo del territorio nel settore del narcotraffico nella città di Vieste da parte di soggetti riconducibili al clan montanaro. All’atto dell’esecuzione dei provvedimenti in questione, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia, carabinieri del ROS e del Nucleo Investigativo di Foggia hanno eseguito perquisizioni nei confronti degli indagati”.
Ancora una volta, Magistratura e Arma dei Carabinieri, insieme, hanno dato un’importante risposta – in termini di legalità e sicurezza – sul territorio del Gargano, a tutela della collettività. L’ennesima forte testimonianza dello Stato in un’area sensibile della Nazione permeata da insidiosi fenomeni di criminalità organizzata anche di matrice mafiosa.
“È importante sottolineare – precisano i cc nella nota – che il presente procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare seguirà poi l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti”. (In foto, Miucci; sotto, Pettinicchio e Iannoli)
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