Mafia Gargano, in “Omnia Nostra” è l’ora dei pentiti. Della Malva indica i capi Lombardi e Scirpoli

Va avanti il processo al clan garganico Lombardi-Scirpoli-Raduano. I pm incalzano i collaboratori di giustizia. Incarico a tre periti per trascrivere le numerose intercettazioni telefoniche

Nuova tappa di “Omnia Nostra”, processo al clan garganico Lombardi-Scirpoli-Raduano. Oggi a Foggia, udienza per 26 imputati (altri 19 hanno scelto l’abbreviato davanti al gup di Bari). Sono state acquisite una serie di foto da sottoporre ai collaboratori di giustizia, molti dei quali pentitisi proprio dopo il blitz del dicembre 2021. Le immagini serviranno per l’esatta individuazione di boss e picciotti del clan.

Oggi è stata inoltre disposta la sospensione dei termini di custodia cautelare per la complessità dell’istruttoria, del numero degli imputati e soprattutto della gravità dei reati contestati.

Nel procedimento saranno importanti, se non fondamentali, le numerose intercettazioni. Per questo i giudici hanno conferito incarico a tre periti per la trascrizione delle conversazioni telefoniche. 90 giorni per il deposito.

Intanto, i pm Cardinali e Silvestris hanno sentito il collaboratore di giustizia viestano Danilo Della Malva detto “U’ Meticcio”, 37 anni, ex braccio destro di Marco Raduano, alias “Pallone”, uno dei boss del clan, attualmente latitante dopo la clamorosa evasione dal carcere di Nuoro. Da una località protetta, Della Malva ha ricostruito le vicende della criminalità viestana degli ultimi 15 anni, da quando comandava Angelo Notarangelo, ucciso nel 2015, fino all’era Raduano. Sulle foto mostrate ha riconosciuto quasi tutti i protagonisti dell’organizzazione criminale come i capi Francesco Scirpoli detto “Il lungo”, al vertice della frangia mattinatese del clan e Matteo Lombardi alias “A’ Carpnese”, boss di Manfredonia. Ha inoltre riconosciuto Michele Lombardi (figlio di Matteo) e Mario Scarabino mentre non ha saputo identificare i macchiaioli D’Ercole.

Nella prossima udienza ci sarà il controesame dei difensori degli imputati e l’esame di Giovanni Surano alias “Lupin”, 39 anni, anche lui pentito viestano.

I principali imputati

Ricordiamo che il processo si è sdoppiato tra chi ha scelto l’abbreviato davanti al gup di Bari (dove ci sono già state le richieste di condanna) e chi ha optato per il rito ordinario nel Tribunale di Foggia. A dibattimento 26 dei 45 imputati, tra questi il boss Matteo Lombardi, 52 anni detto “A’ Carpnese”, il figlio 31enne Michele “U’ Cumbarill”, Pietro La Torre, 40 anni alias “U’ Muntaner” o “U’ figlie du poliziot”, il 49enne Mario Scarabino alias “Zio Mario”, il 40enne Francesco Scirpoli detto “Il lungo”, capoclan per la frangia di Mattinata e il 50enne Leonardo D’Ercole, presunto riferimento dell’organizzazione nel “feudo” di Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo.

Tutti i nomi e i riti scelti

A giudizio con l’abbreviato secco, 19 imputati: Luciano Caracciolo, Adriano Carbone, Lorenzo Caterino, Leonardo Ciuffreda, Danilo Della Malva detto “U’ Meticcio” (pentito), Giuseppe Della Malva, Raffaele Fascione, Giuseppe Pio Impagnatiello alias “Zuridd”, Antonio La Selva detto “Tarzan” (pentito), Francesco Notarangelo alias “Natale”, Alexander Thomas Pacillo detto “U’ Ciaciut”, Antonio Quitadamo “Baffino” (pentito), Andrea Quitadamo “Baffino jr” (pentito), Marco Raduano detto “Pallone”, Pietro Rignanese, Giuseppe Sciarra, Moreno Sciarra, Giovanni Surano detto “Lupin” (pentito) e Antonio Zino. 

A dibattimento (rito ordinario) 26 persone: Michele Bisceglia, Pasquale Bitondi, Luigi Bottalico detto “Pazziarill”, Alessandro Coccia, Leonardo D’Ercole, Michele D’Ercole, Emanuele Finaldi alias “Martufello”, Vittorio Gentile, Sebastiano Gibilisco, Raffaele Greco, Hechmi Hdiouech, Giuseppe Impagnatiello detto “Spaccatidd”, Pietro La Torre, Pasquale Lebiu, Catello Lista detto “Lino”, Matteo Lombardi, Michele Lombardi, Umberto Mucciante, Massimo Perdonò, Bruno Renzulli, Mario Scarabino, Francesco Scirpoli, Salvatore Talarico, Gaetano Vessio.

Procedimento a parte per Angelo Bonsanto e Gianluigi Troiano (latitante), accusati di aver preso parte all’omicidio di Omar Trotta in una bruschetteria di Vieste.

Le parti civili

Parte civile in “Omnia Nostra” i Comuni di Vieste, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Manfredonia, la Camera di Commercio di Foggia, la Fai nazionale e la Fai di Vieste. Tra i reati contestati ai 45 imputati associazione mafiosa, estorsioni, omicidi, tentati omicidi e il traffico di droga. (In foto, un’immagine tratta dal blitz Omnia Nostra; nei riquadri, Matteo Lombardi e Scirpoli; sotto, Michele Lombardi e Pietro La Torre)

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