Si è tenuto ieri, sotto la sede dell’Asl di Foggia, un presidio dei lavoratori precari di Sanitaservice mandati a casa dopo la fine della pandemia.
“I problemi che ci hanno portato al presidio sono, essenzialmente, il mancato pagamento della premialità Covid, la mancata assunzione, per coprire il solo turn over dei lavoratori ausiliari e degli operatori che durante il periodo della pandemia sono stati utilizzati sia per il Cup che per il recall (ricollocamento delle visite) che per altri servizi per l’utenza della Asl Foggia”, fa sapere il coordinatore Santo Mangia.
Una delegazione è stata ricevuta, insieme a rappresentanti della USB, dal direttore generale Antonio Nigri e dall’amministratore unico di Sanitaservice, Massimo Russo.
“Ai vertici delle due aziende – spiegano i sindacati – sono state fatte presenti tutte le criticità e le incongruenze di atti regionali (in particolar modo il blocco delle assunzioni) che mettono a rischio la fruibilità, in sicurezza e decoro, dei servizi sanitari provinciali. Per quanto ci riguarda, risulta inaccettabile che vengano bloccate assunzioni già programmate, approvate e finanziate (anche se, per quanto riguarda il servizio di ausiliariato, si tratta di normale turn over ad invarianza di spesa) mettendo a repentaglio le pulizie dei presidi ospedalieri e dei servizi territoriali e stressando all’inverosimile il personale in servizio con una montagna altissima di lavoro straordinario e la non concessione di giornate di ferie allo stesso personale per carenza in organico”.
“Abbiamo fatto notare, inoltre – proseguono -, che il servizio CUP è in grande sofferenza per la carenza di personale che costringe i cittadini della Asl a file interminabili stante la chiusura di molti sportelli per la carenza di personale. Ci avevano assicurato (la Regione Puglia) che sarebbe partito il progetto Hospitality (in una sola postazione il cittadino poteva accedere ad ogni servizio), tra l’altro un progetto già premiato ma che ha visto la luce solo in alcune Asl pugliesi. Abbiamo chiesto ai manager come intendono partire con il progetto di abbattimento delle liste d’attesa e con l’apertura di nuove strutture (dall’ospedale di comunità ai vari servizi territoriali previsti dal PNRR) senza che vi sia il personale dedicato. E non parliamo solo di medici, infermieri ed oss ma, anche, di ausiliari e operatori del CUP”.
“Per quanto riguarda la premialità Covid per i dipendenti di Sanitaservice e del servizio 118 – concludono – ci è stato comunicato che, ad oggi, la Regione Puglia non ha dato nessun mandato per il pagamento del premio ai Lavoratori a differenza di quanto ci aveva assicurato l’assessore Rocco Palese e il direttore di Dipartimento Vito Montanaro nell’incontro avuto il 26 aprile scorso, durante il quale ci fu detto che entro il 2 maggio sarebbero state accreditate le somme alle varie Asl pugliesi. Sia il dg che l’amministratore di Sanitaservice hanno accolto le nostre doglianze e hanno chiesto tempo per riaprire un percorso, con i vertici regionali, che sia soddisfacente sia per i lavoratori che, soprattutto, per i cittadini della provincia di Foggia, che, secondo noi, stanno diventando sempre più discriminati nella possibilità di usufruire correttamente e in tempi celeri del diritto alla salute. Come USB continueremo a tenere alta l’attenzione su problemi che riguardano non solo la dignità dei lavoratori che sono stati eroi durante la pandemia e oggi abbandonati”.