L’importanza dell’integrazione a Foggia: “Senza migranti siamo finiti”. Strategie contro lo spopolamento

In città si è tenuto il convegno organizzato da CPIA1, il Centro Provinciale di Istruzione per Adulti, IRFIP – Istituto Religioso di Formazione ed Istruzione Professionale e APS Mondo Nuovo

“Accoglienza ed integrazione di giovani migranti: strategia di cooperazione e modello d’intervento” il titolo del convegno organizzato da CPIA1, il Centro Provinciale di Istruzione per Adulti, IRFIP – Istituto Religioso di Formazione ed Istruzione Professionale e APS Mondo Nuovo. L’iniziativa ha evidenziato l’importanza dei migranti nel contesto socio-lavorativo della nostra provincia, costretta sempre di più a fare i conti con lo spopolamento. Nel 2030 la Puglia perderà 630mila abitanti, e nel 2060, 78 dei 258 comuni pugliesi, quasi tutti delle aree interne della provincia di Foggia, saranno completamente spopolati. Un vero e proprio scenario apocalittico legato alla crisi demografica. Ecco l’importanza di promuovere politiche di accoglienza e di inclusione. Durante il convegno si è parlato di obbligo formativo e di dispersione scolastica con Francesca Cisternino e Angelo Sivestri, rispettivamente responsabile della sezione Formazione professionale della Regione e responsabile Puglia e Basilicata della ANPAL Servizi. Oltre alla dirigente scolastica del CPIA di Foggia, Antonia Cavallone, sono intervenuti don Raffaele Antonacci e Arturo Trotta dell’IRFIP di Pietramontecorvino, e Enrico Del Gaudio, presidente dell’associazione Mondo Nuovo. Per la Regione Puglia l’assessora Rosa Barone e la direttrice del Dipartimento Lavoro, Silvia Pellegrini. “Senza migranti siamo finiti”, in sintesi il racconto della giornata. 

L’evento è stato realizzato nel rispetto della sostenibilità ambientale per cui non è stato stampato materiale cartaceo, inoltre i piatti  presentati nello show cooking sono piatti a base di verdure della tradizione gastronomica del nostro territorio e della cucina gambiana in particolare il pan cotto è una pietanza le cui origini sono legate al recupero e alla lotta allo sperpero alimentare.



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