Avis e Riuniti di Foggia insieme per spingere le donazioni di sangue. La richiesta: “Centro trasfusionale aperto la domenica e giovedì pomeriggio”

“Agli Ospedali Riuniti abbiamo chiesto anche una maggiore accoglienza e attenzione per il donatore,  un’App per prenotarsi ed effettuare la donazione in maniera agevole e veloce, spazi di sensibilizzazione alle donazione di sangue, midollo, plasma e organi

Parte una proficua collaborazione tra il comparto della sanità e quello del volontariato, con notevoli vantaggi reciproci e soprattutto per i donatori e i pazienti. Ieri sera, infatti, è stato organizzato un incontro storico (perché è la prima volta che si verifica) e proficuo nella sede dell’Avis di Foggia tra i vertici del Policlinico Riuniti di Foggia e quelli regionali, provinciali e comunali dell’associazione di donatori di sangue. 

IL TAVOLO

Al tavolo programmatico hanno partecipato il direttore generale del Policlinico di Foggia Giuseppe Pasqualone e il direttore sanitario del Policlinico di Foggia Leonardo Miscio, Raffaele Romeo e Ruggiero Fiore, presidente e direttore sanitario dell’Avis Regionale, Vincenzo Minischetti, presidente dell’Avis Provinciale di Foggia, Alessandro Giallella, presidente Avis Comunale di Foggia, Tommaso Granato, direttore sostituto del Centro Trasfusionale del Policlinico di Foggia e gli altri componenti del direttivo comunale, Giacomo De Varti, Marco Pellegrino, Antonio Placentino e Simona Cotoia.

LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI

“Le richieste di Avis – ha detto il dott. Giallella – sono semplici ma fondamentali: l’apertura domenicale e il giovedì pomeriggio del centro trasfusionale, per consentire ad una più ampia rosa di donatori di recarsi a compiere quello che è un magnifico gesto di solidarietà. Agli Ospedali Riuniti – ha aggiunto Giallella – abbiamo chiesto anche una maggiore accoglienza e attenzione per il donatore,  un’App per prenotarsi ed effettuare la donazione in maniera agevole e veloce, spazi di sensibilizzazione alle donazione di sangue, midollo, plasma e organi all’interno dell’ospedale, oltre a qualche incentivo per il donatore (ad esempio screening gratuiti). È importante creare un rapporto di coprogettazione e coprogrammazione per migliorare le campagne di donazione ed essere efficienti”. 

POLICLINICO DISPONIBILE A COLLABORARE

Si è parlato anche della possibilità di una formazione congiunta del personale sanitario e dei volontari: migliorare l’accoglienza dei donatori significa aumentare le donazioni e quindi  disporre di maggiori quantità di sangue per i pazienti ricoverati. Giuseppe Pasqualone si è mostrato aperto a vagliare tutte le possibilità per migliorare ed ottimizzare l’attuale situazione.



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