Il 21 marzo è stata una giornata speciale al “Notarangelo-Rosati” di Foggia. Si è celebrata la giornata mondiale delle persone con sindrome di down, con momenti di riflessione e performance musicali a cura degli studenti. All’evento hanno partecipato anche Riccardo Monopoli, Shirina Spagnoli e Vincenzo delli Carri. Tante anche le associazioni presenti: sono intervenuti Elisabetta Chiaromonte, presidente dell’AIPD Foggia; Patrizia Liquori, presidente di A.Fa.D. II Bell’Anatroccolo; Maurizio Alloggio, presidente di iFun e Antonio Lo Conte, presidente di A.N.P.I.S. Puglia. Nel corso della mattinata, moderata dalla docente di materie letterarie Lucia Palmieri, anche Silvia Fasano, educatrice tiflologica, specializzata nelle minoranze visive, per presentare il libro multisensoriale “la Genesi”.
“La Giornata Mondiale – sottolinea la dirigente scolastica, Irene Sasso – è stata indetta dall’Onu nel 2014 per promuovere l’inclusione nella società delle persone con sindrome di down. Questa giornata si svolge in tutto il mondo il 21esimo giorno del terzo mese per indicare l’unicità della triplicazione (trisomia) del 21° cromosoma che causa, appunto, la sindrome di down. Questa giornata serve a ribadire che il benessere di un figlio dipende anche dall’inclusione nella società e dalla possibilità di esercitare i propri diritti: una scuola di qualità, il giusto numero di ore di sostegno, i necessari interventi riabilitativi precoci, l’opportunità di trovare un lavoro. E poi l’affetto dei ragazzi con sindrome down riempie il cuore”.
Un’iniziativa importante, dunque, per approfondire il tema dell’inclusione e alla cui organizzazione hanno collaborato le professoresse Rosa Perna e Tiziana Piazzola, il gruppo dell’inclusione e gli assistenti specialistici alla comunicazione.
“Il 21 marzo – spiega la docente Lucia Palmieri – è il primo giorno di primavera; è la giornata mondiale della poesia, ma anche la giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Il 21 marzo è la giornata mondiale dedicata alle persone con sindrome di down. Ebbene, abbiamo deciso di celebrare tutto questo”.