
“Vinciamo la rassegnazione, costruiamo insieme il nostro riscatto!”. È questo lo slogan e l’esortazione conclusiva dell’appello con cui oltre cento persone lanciano l’invito per la costituzione di una nuova Comunità Politica a Foggia. L’assemblea è convocata per venerdì 10 marzo dalle 17,30 alle 20,30 presso la “Sala Farina” in via Campanile.
Dopo il Progetto ConCittadino di Antonio De Sabato, che nei giorni scorsi ha ospitato l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris per avere spunti su progetti di democrazia partecipata quali furono i comitati del popolo dell’ex pm con la sua Dema, arriva un’altra piattaforma che intende dire la propria sui prossimi candidati consiglieri e candidato sindaco. Tra i firmatari molti esponenti della sinistra diffusa foggiana e tra i primissimi a firmare Daniela Marcone attivista per la legalità, il prof Luciano Beneduce che di recente ha aperto l’associazione DiVento, il professor Marco Barbieri, il segretario di Sinistra Italiana Mario Nobile, il dirigente Unifg Tommaso Campagna.
“La Comunità politica sarà uno spazio originale e nuovo, di partecipazione e condivisione, che si impegni per un vero cambiamento e contribuisca a ricostruire il tessuto sociale della città, misurandosi anche con il tema della rappresentanza politica e quindi delle prossime elezioni comunali”. Chiari gli obiettivi: “costituire una comunità politica autonoma e dialogante” con cui promuovere un percorso politico nei prossimi anni, “valutare la possibilità di presentare in autonomia una lista civica e scrivere un programma politico improntato a trasparenza, impegno antimafia, giustizia sociale, uguaglianza, solidarietà e pace.” “Siamo consapevoli che” – viene puntualizzato – “costruire un’identità comune, educare alla partecipazione ed alla cittadinanza attiva, soddisfare il bisogno comune di un nuovo modo di essere comunità e fare politica, richiedono una prospettiva di medio e lungo periodo”, in tal senso “le elezioni possono rappresentare solo un inizio (per quanto importante) che non esaurisce affatto le motivazioni”.
Nel documento in maniera più puntuale si evidenzia che “la città sopravvive con quel che resta di un tessuto sociale logorato, frammentato e disilluso. La criminalità organizzata e la corruzione, una diffusa cultura dell’illegalità, del favoritismo, della complicità omertosa, prosperano sull’indifferenza o sul ripiegamento nella sfera personale di tante e tanti che pure sono estranei a questi circuiti viziosi”.
E si argomenta: “Noi crediamo che – nonostante tutto – ci siano ancora risorse importanti su cui Foggia può contare: ci sono tante persone che, da privati/e cittadini/e, o da partecipanti ad esperienze collettive (associative, ricreative, di volontariato, politiche, ecc.), sentono il bisogno di fare qualcosa di altro e di nuovo per non lasciare andare la città al suo declino. Queste energie necessitano di essere attivate, di un luogo in cui riconoscersi e nel quale poter costruire una proposta politica originale ed autonoma.Per tale motivo rivolgiamo questo Appello direttamente alla cittadinanza, per chiedere di affermare una nuova speranza e prendere insieme in mano il futuro della nostra città. C’è bisogno di Politica, di buona politica, fatta di / da persone responsabili, volenterose, aperte al dialogo ma ferme nei valori e nei principi”.
“Credo fermamente che la città di Foggia sia arrivata ad un bivio- scrive nell’appello Campagna- continuare a sopravvivere (male) con una classe politica inadeguata, oppure provare a credere nel proprio ‘rinascimento’, grazie alle forze migliori del proprio territorio (le tante giovani donne e giovani uomini, nonché le associazioni civiche e le istituzioni culturali cittadine che, quotidianamente, si sforzano di sopperire all’inadeguatezza della politica locale)”. (In foto, Nobile, Marcone e Barbieri)