Fare impresa nei piccoli comuni dei Monti Dauni si può e si deve. A Castelluccio dei Sauri da cinque generazioni è attivo uno dei più importanti mulini della Puglia: il Molino Campanaro. L’ultimo anello della famiglia Campanaro è Paola, giovane e intraprendente imprenditrice del settore che dopo aver realizzato grandi magazzini per la selezione e lo stoccaggio del grano, ha da poco acquistato e messo in funzione un nuovo mulino a pietra per rafforzare la filiera breve.
“Dare il via a un secondo mulino – ha spiegato Paola Campanaro – soprattutto in questo momento in cui tanto si parla di crisi del grano, per me e per noi tutti rappresenta un motivo d’orgoglio nonché un’ulteriore occasione per attestare che, così come facciamo dal 1850, con impegno, passione e rispetto per il nostro lavoro si può assicurare grano made in Capitanata, genuino e a km 0. La provincia di Foggia è il granaio d’Italia, ed è su ciò che gira intorno al settore cerealicolo che bisogna investire. Noi lo facciamo da anni perché amiamo questa terra. Sono sempre più convinta che nel passato c’è il nostro futuro, ecco perché stiamo puntando molto sulle varietà di grani antichi”.
Un progetto che vede coinvolta anche l’Università di Foggia. “Riscoprendo i grani antichi – aggiunge Carlo Russo, docente universitario – è anche una forma di rispetto nei confronti di un territorio fortemente vocato all’agricoltura. Significa riannodare i fili con un passato che ha nella cerealicoltura un elemento importante della sua economia, e poi significa proporre al consumatore, sempre più attento alle caratteristiche merceologiche, un prodotto di alta qualità. La Capitanata è la madre dei grani antichi, ad iniziare dalla varietà Senatore Cappelli, oggi riscoperto e utilizzato anche dall’industria della pasta”. Nel mulino a pietra oggi si molisce una miscela di grani (grano mischio) pigmentati con componenti nutraceitici e con sostanze antiossidanti”.