Si sono tenuti questa mattina gli interrogatori di garanzia di Giuseppe Bruno, di 30 anni, Giovanni Russo, di 48, Antonio Lanza, di 46, e di Pompeo Piserchia, di 40, arrestati e posti ai domiciliari venerdì scorso perché accusati di aver estorto 700 euro ad un imprenditore edile per ottenere la restituzione della propria autovettura, una Fiat Panda, che gli era stata rubata qualche giorno prima.
Dei quattro solo Bruno, interrogato per rogatoria perché già detenuto nel carcere di Lecce (venne arrestato a settembre per gravi intimidazioni ad un imprenditore), si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli altri tre invece si sono dichiarati innocenti, tra questi Russo, che lavora per una società di vigilanza, che ha ammesso di aver agito per il solo interesse della vittima. Piserchia nel luglio scorso postò sui suoi profili social un video in cui era in compagnia della moglie e del figlioletto nel cimitero di Corleone davanti alle tombe di Bernardo Provenzano e Totò Riina. (Ansa).